Firenze, 5 dicembre 2011 - Un'interruzione delle ricerche della 'Battaglia di Anghiari' di Leonardo da Vinci, in Palazzo Vecchio: è quanto chiedono in un appello rivolto al sindaco di Firenze Matteo Renzi e alla soprintendente Cristina Acidini Luchinat, 35 studiosi, intellettuali e storici dell'arte che chiedono l'istituzione di un "osservatorio terzo". Oggetto della polemica è il sondaggio della 'Battaglia di Scannagallo', che comporta alcune forature nell'intonaco affrescato da Giorgio Vasari. Secondo l'équipe diretta dall'ingegnere Massimo Seracini, dietro il Vasari si celano i resti o le tracce dell'opera di Leonardo.

 

"Desideriamo esprimere la nostra grande preoccupazione per la sorte dell'affresco di Giorgio Vasari in Palazzo Vecchio, che in questi giorni viene bucato a più riprese nel tentativo di rintracciare quel che potrebbe rimanere della Battaglia di Anghiari di Leonardo", scrivono i 35 firmatari, tra cui l'accademico dei Lincei, Salvatore Settis, lo storico dell'arte Tomaso Montanari, i docenti di storia dell'arte moderna Francesco Caglioti e Antonio Pinelli, il vicepresidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena, il direttore del Kunsthistorisches Institut di Firenze, Alessandro Nova e l'urbanista Vezio De Lucia.

"Riteniamo del tutto improbabile che Vasari abbia sigillato qualcosa di ancora leggibile sotto un muro - continua l'appello - chiediamo di fermare i lavori. E di non riprenderli senza aver insediato un osservatorio terzo, formato da autorevoli specialisti di storia dell'arte del Rinascimento". A tal proposito, i firmatari dell'appello scrivono anche di condividere le ragioni di un esposto presentato in sede giudiziaria da 'Italia Nostra'.