Firenze, 24 novembre 2011 - Coniugare l’architettura alle nuove forme espressive. Si concluderà sabato alle Murate l’undicesima edizione di Mediarc, il festival internazionale di architettura in video. Un’occasione per scoprire l’architettura attraverso filmati, installazioni e documentari. Al centro della rassegna, promossa dal dipartimento di Tecnologie dell'architettura e design "Pierluigi Spadolini" dell’università di Firenze, sarà il tema "Abitare Mediterraneo", che è anche il titolo di un progetto promosso dell’ateneo, e finanziato dalla Regione, che ha l’obiettivo di fare della Toscana un laboratorio internazionale sul tema dell’architettura sostenibile nei Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo.

 

Domani pomeriggio dell’argomento si parlerà durante un convegno, al quale parteciperanno, tra gli altri, il preside di Architettura Saverio Mecca e il professor Marco Sala, responsabile scientifico del progetto. Ma Mediarc sarà anche l’occasione per presentare "Libia 1938", un reportage d'epoca girato dall’antropologo fiorentino Paolo Graziosi, che si è immerso nella vita e nei costumi tipici dei villaggi del nord Africa. Spazio, poi, ai più giovani con la premiazione del concorso per tesi di laurea in video e multimedia e, per finire in bellezza, la sera di sabato sarà la volta della performance "I volti e le parole del Mediterraneo" con il pittore curdo Fuad e l'attore Claudio Ascoli della compagnia teatrale Chille de la Balanza. «Mediarc è un'avventura mediatica ricca di suggestioni culturali e di ricerca visiva», sorride il direttore artistico Alberto Di Cintio.