Firenze, 7 giugno 2011 - La scoperta di oggi segue quella di circa due settimane fa e va a concludere la prima fase della ricerca. ''Il teschio era dentro una sepoltura intatta, compresso tra terra e cemento armato steso negli anni '80, in un punto che il georadar non aveva 'visto' bene - hanno spiegato i ricercatori - Ora riteniamo di dover estendere la ricerca a tutta l'ampiezza della chiesa, perche' sospettiamo che vi siano altre sepolture fino al perimetro completo della chiesa, dove ora c'e' uno strato di cemento armato ancora non rimosso''.

Tuttavia per gli studiosi c'e' un nuovo rompicapo oltre la ricerca dei resti di monna Lisa: dal sottosuolo della chiesa maggiore del convento e' stata liberata una scala, intatta e dagli ampi gradini che conduce a un vano ristretto: non e' una cripta, ne' un ossario, e gli archeologi della soprintendenza non sanno spiegarne la funzione.

''La scala porta a un vano senza tombe, con un pavimento in cotto e muri integri che lo delimitano, ma non si hanno altre indicazioni - e' stato spiegato - Non c'e' qualcosa di simile sotto le chiese di Firenze dell'epoca ed e' un caso da studiare''. Secondo alcuni la scala, gia' ora agevolmente praticabile, potrebbe scendere ancora piu' sotto di quanto appare e condurre ad un altro vano sotterraneo al momento celato da rifacimenti successivi: forse e' la cripta ricordata in alcuni documenti del convento che era posta al centro della chiesa e che poi sarebbe stata celata da architetture posteriori. La 'processione' dei mass media internazionali e' proseguita anche oggi: per la ricerca di Monna Lisa erano stamani a Firenze gli inviati di New York Times e della tv tedesca Zdf.