Firenze, 29 settembre 2010 - Un milione di euro per l'Accademia della Crusca dagli enti pubblici, o l'abbandono della presidenza: Nicoletta Maraschio, dal 2008 alla guida della prestigiosa istituzione, rinnova l'appello degli accademici lanciato lo scorso giugno per ''mantenere e sviluppare le attivita' dell'accademia, e darci una base di tranquillità e sicurezza finanziaria''.

 

Nicoletta Maraschio ha spiegato che in questi mesi l'unico a rispondere concretamente all'appello è stato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi: ''Lo devo incontrare nei prossimi giorni - ha detto - per vedere se sarà inserita una norma nella legge finanziaria regionale che ci dia un contributo. Ma la Crusca non ha carattere regionale e cittadino, bensì nazionale: quindi mi aspetto da parte del Governo un intervento analogo, una norma in finanziaria che ci permetta di raggiungere l'obiettivo della stabilita' finanziaria, non solo per vivere ma per poterci permettere una progettualita' di medio e lungo termine, come e' necessario per una istituzione come la nostra''.

 


Se l'appello andasse di nuovo a vuoto, la Maraschio ha annunciato che non ripresenterà la sua candidatura alla presidenza il prossimo anno. ''Se non va - ha affermato - vuol dire che non ho la forza per ottenere questo risultato; altri colleghi forse sarebbero più fortunati di me. Credo molto nelle istituzioni, ma credo che l'accademia abbia un'autorevolezza, un prestigio che deve essere riconosciuto''.

 

Fra le tante iniziative dell'Accademia è in programma alla Villa Medicea di Castello venerdì primo ottobre il convegno 'L'italiano giuridico che cambia'. La lingua giuridica italiana sta cambiando sulla spinta delle lingue straniere, in particolare dell'inglese, sia attraverso un moto dall'alto (le norme comunitarie da tradurre in modo uniforme nelle 23 lingue dell'Unione e da uniformemente applicare nei 27 paesi membri), sia per il tramite delle esigenze della pratica del diritto che richiama sempre più spesso istituti e principi nati in ordinamenti diversi, ma che devono trovare posto nel discorso giuridico italiano.

 

Il convegno si aprirà alle ore 9.30 con i saluti di Nicoletta Maraschio (presidente dell'Accademia della Crusca) e di Cristina Giachi (assessore all'Università e alla Ricerca del Comune di Firenze) e proseguirà con le relazioni introduttive
di Barbara Pozzo (Università dell'Insubria) e di Federigo Bambi (Università di Firenze).

La prima parte del convegno, dal titolo ''Il punto di vista dei giuristi'', inizierà alle 11 e vedrà la partecipazione di Maria Paola Viviani Schlein (Università dell'Insubria), Antonio Gambaro (Università di Milano), Lucio Pegoraro (Università di Bologna), Vincenzo Varano (Università di Firenze), Bruno Cavallone (Università di Milano), Grazia Mannozzi (Università dell'Insubria) e Francesca Ruggieri (Università dell'Insubria). (segue) (Red-Xio/Gs/Adnkronos) .

 

La seconda parte del convegno, dal titolo «Il punto di vista dei linguisti, articolata in una tavola rotonda, inizierà alle ore 15.30 e vedrà la partecipazione di Francesco Sabatini (Accademia della Crusca), Piero Fiorelli (Accademia della Crusca), Bice Mortara Garavelli (Accademia della Crusca), Patrizia Bellucci (Università di Firenze). E, ancora, Michele Cortelazzo (Università di Padova), Jacqueline Visconti (Università di Genova), Riccardo Gualdo (Università della Tuscia), Manuela Guggeis (Consiglio dell'Unione Europea), Paola Mariani (Ittig), Antonio Cammelli (Ittig). Il convegno si concluderà alle 17.30 con la relazione di Francesco Sabatini su 'L'Isle e il progetto di legge sulla lingua italiana'.