Zia e nipotina uccise da un ramo alle Cascine: chiuse le indagini

Nell'incidente persero la vita Donatella Mugnaini, 51 anni, e la nipotina Alice di 2 anni. Notificato l'avviso di chiusura delle indagini a tre indagati e fatto richiesta di archiviazione per gli altri cinque

Albero caduto alle cascine uccide due zia e nipote (Foto Gianluca Moggi/NEWPRESSPHOTO)

Albero caduto alle cascine uccide due zia e nipote (Foto Gianluca Moggi/NEWPRESSPHOTO)

Firenze, 17 novembre 2015 - La procura di Firenze ha chiuso le indagini per la morte di zia e nipote, Donatella Mugnaini, 51 anni, e Alice Mugnaini, una bimba di due anni, travolte il 27 giugno 2014 da un grande ramo staccatosi da una pianta nel Parco delle Cascine, a Firenze.

Il pm Giuseppe Ledda ha notificato l'avviso di chiusura delle indagini a tre indagati e fatto richiesta di archiviazione per altri cinque. Le accuse, sotto vari profili, sono di omicidio colposo. Le parti offese hanno annunciato, coi loro legali, opposizione all'archiviazione.

I tre indagati a cui il pm ha notificato la chiusura delle indagini sono addetti del Ciclat di Bologna, consorzio incaricato dal Comune di Firenze di controllare e censire gli alberi delle Cascine dopo un fortunale del 2010 che causò notevoli danni al parco e determinò la necessità di abbattere circa 200 esemplari. Questi indagati hanno 20 giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o per mandare una memoria.

La procura poi deciderà se fare per loro richiesta di rinvio a giudizio o no. I tre sono un agronomo incaricato di eseguire la scheda di controllo del bagolaro, un esemplare di 80 anni, che rimase gravemente lesionato proprio dopo il temporale di diverso tempo prima; un tecnico che avrebbe dovuto ricontrollare quella stessa pianta da cui poi si staccò il ramo; il direttore tecnico del consorzio responsabile dell'esecuzione dell'appalto avuto col Comune di Firenze.

Gli altri cinque indagati per cui, invece, viene chiesta al gip l'archiviazione sono quattro dipendenti del Comune di Firenze (un dirigente, due funzionari e il capo della 'squadra boscaiolì del municipio) il cui comportamento risulta «immune da censure», più un'agronoma del Ciclat, la quale aveva controllato la pianta anni prima dell'uragano che la danneggiò gravemente.

L'incidente avvenne nel Viale del Galoppo, un vialetto pedonale dove zia e nipote vennero sorprese dalla caduta di un ramo dall'altezza di otto metri. L'adulta era a piedi, mentre la bambina sedeva nel passeggino e andavano a seguire una manifestazione sportiva.

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