Via Pratese, stop all’occupazione

Sgombero previsto in via Nigra. Lotta per la Casa: «Ci opporremo»

Lorenzo Bargellini

Lorenzo Bargellini

Firenze, 26 agosto 2016 - Un campo abusivo che aveva creato polemiche, tensioni con i residenti e richieste di intervento. Ieri mattina è stato effettuato lo sgombero numero vendidue dall’inizio del mandato della giunta Nardella: è stato infatti liberato l’insediamento abusivo di via Pratese, nel Quartiere 5, occupato da una ventina di persone di etnia rom, tra cui dieci bambini. A tutti è stata offerta accoglienza in strutture del Comune. Le operazioni, eseguite dalla polizia municipale, dai servizi sociali del Comune e dalla polizia di stato, sono iniziate alle 8 e si sono concluse intorno alle 11. Al termine dello sgombero, l’edificio è stato messo in sicurezza, sono stati chiusi tutti gli accessi e sono state portate via ben nove bombole del gas, che gli occupanti avevano nell’immobile. La fuoriuscita delle persone è avvenuta in maniera tranquilla, senza l’uso della forza. Le stesse famiglie però avrebbero in serata occupato un altro stabile nella vicina via Ferrarin.

"Questo ventiduesimo sgombero, che va a liberare una situazione di degrado che durava da diversi mesi - hanno affermato l’assessore all’accoglienza Sara Funaro e il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli --. È la dimostrazione che questa amministrazione ha tra le proprie priorità il rispetto delle regole, l’accoglienza e la lotta al degrado che le occupazioni creano. I cittadini ci chiedevano di intervenire e abbiamo così rispettato un impegno che ci eravamo presi con loro". Ma c’è in questi giorno un’altra occupazione che fa discutere. Ed è quella di via Costantino Nigra, in zona Bellariva. In quell’angolo di città, a marzo del 2013, alcune famiglie del Movimento di Lotta per la Casa occuparono una palazzina, vuota da oltre dieci anni, di proprietà di una finanzia che fa capo al Monte dei Paschi di Siena. Una presenza che, secondo Lorenzo Bargellini, storico leader del Movimento, potrebbe essere vicino alla sua conclusione. "Nei prossimi giorni è previsto uno sgombero, al quale noi ci opporremo".

La zona si è divisa a metà. Da una parte chi ricorda come quella presenza è del tutto inopportuna. Dall’altra chi, al contrario, sottolinea come non ci siano mai stati problemi con gli occupanti. "Sotto quell’immobile c’è un bel bar, frequentato da numerosi residenti –racconta Marco –. Da quando è arrivata questa occupazione il bar è di fatto fallito. Ha chiuso, con un danno al suo proprietario facilmente calcolabile. Ma non è il solo ad aver avuto un danno. Le nostre case, comprate con tanto sacrificio, hanno perso valore. Io volevo metterla in vendita, dopo l’occupazione, ma tutte le agenzie che ho contattato me lo hanno sconsigliato. Era stato perso almeno il venti per cento del loro valore commerciale". Di parere completamente diverso Stefano. "Io non ho mai sentito un solo vicino protestare con queste persone. Che sono essere umani come noi, solo in difficoltà. Mai un episodio di ordine pubblico, mai, che ne so, un graffio a un’auto. Nulla. Ricordo che un mio vicino, una persona anziana, protestò per una radio, a sua detta, troppo alta. Il volume si abbassò in meno di un minuto. Non so quanti altri avrebbero risposto con la stessa cortesia. Una convivenza tranquilla e serena. Se ci sarà lo sgombero i bambini che ora frequentano le scuole della zona saranno costretti a spostarsi. Con danni facilmente calcolabili. A me sembra che i problemi reali siano altri".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro