Palazzuolo ore 16: eroina in vena. Così ci si torna a bucare in centro

Fotografata una coppia che si droga davanti a tutti. "Scene anni ’80"

Caos Palazzuolo, eroina in strada

Caos Palazzuolo, eroina in strada

Firenze, 23 maggio 2017 - UNA SIRINGA ‘sparata’ in vena e armata col suo veleno. Davanti ai residenti, ai commercianti, ai bambini che passavano di lì. La scena è alluncinate, quella di un uomo con la maglietta nera, in ginocchioni a cavallo di un paio di scalini, si toglie l’orologio e si ‘buca’. Sotto lo sguardo incredulo della gente. Di tutti coloro che si sono ritrovati ad assistere, senza volerlo, a un’iniezione in vena in tempo reale. Sono circa le 16, siamo in via Palazzuolo, angolo Santa Lucia, nelle vicinanze c’è un bar, un garage, alcune botteghe di artigiani. Il protagonista è un trentenne, con lui c’è una ragazza, forse ancora più giovane, che ripeterà lo stesso gesto pochi minuti dopo, e un altro uomo. Lui è «il guardiano», controlla che nessuno si avvicini. Nel mezzo zaini, un paio di scarpe, ovatta. Una scena cruda, immortalata da un residente che davvero non ne può più di «vivere in una strada che sta diventando rischiosamente sempre più terra di nessuno». Firenze si ritrova così a rivivere, in un solo istante, gli anni duri dell’eroina. Anni in cui questa droga – molto diffusa soprattutto fra i ragazzi – uccideva quasi quanto la peste.

E oggi la massiccia presenza nei giardini di siringhe fa pensare che questo veleno sia tornato un po’ di moda. Forse troppo. «Perché un tempo ci si nascondeva, oggi si bucano seduti comodamente per strada e lasciano pure le siringhe per terra» racconta un anziano del posto. «Viviamo col terrore che qualcuno ci punti l’ago contro» si lascia andare. Il comitato Palomar Palazzuolo, impegnato con le unghie e con i denti per riqualificare l’area, denuncia: «Mentre i bambini uscivano da scuola, un ragazzo e una ragazza si sono fatti una ‘pera’ sulla strada a vicenda. Oggi ci viene segnalata la stessa scena: stesso ragazzo in compagnia di un’altra donna. E’ il primo pomeriggio. Lei arriva urlando, è di fuori, forse è in astinenza, grida e lo supplica. Fa pena. Lui prepara l’attrezzatura. Un ‘buco’ pubblico, sul polso davanti ai passanti allibiti.

Chi passa accelera e fa finta di non vedere». Dal consumo di cocaina direttamente sugli specchietti degli scooter alle peripezie erotiche sotto le finestre degli abitanti, senza alcun ritegno. Tutto in pochi metri di strada: via Palazzuolo, finita più volte al centro delle brutte cronache nonostante gli sforzi congiunti di forze dell’ordine.

«CHIEDIAMO più controlli – spiega Andrea Boccacelli, uno dei portavoce del comitato – e più attenzione. Ormai gli episodi di violenza sono all’ordine del giorno». Dopo la marcia anti degrado del mese scorso, i cittadini si stanno organizzando con una cena in strada, in programma il 20 giugno: «Vogliamo riprenderci nostri spazi, ogni centimetro che perdiamo è un centimetro che guadagna il nemico».

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