Unicoop Firenze, premio ai dipendenti: 7 milioni da dividere, 900 euro a testa

Nella prossima busta paga ciascuno degli 8mila dipendenti riceverà un premio variabile, minimo 213 euro

Un negozio Coop (foto Germogli)

Un negozio Coop (foto Germogli)

Firenze, 23 maggio 2017 - Un premio in media di 900 euro, che comunque non scenderà sotto i 213 a testa, per i dipendenti della Unicoop Firenze

“In un momento di crisi economica e contrazione dei consumi che non accenna a finire, Unicoop Firenze registra, anche nel 2016, risultati positivi che il Contratto Integrativo trasforma in retribuzione per i dipendenti che, con il proprio lavoro, li hanno resi possibili”, dichiarano Cinzia Bernardini (Filcams Cgil Toscana), Gianfranco Mazza (Fisascat Cisl Toscana) e Luca Ielatro (Uiltucs Toscana).

Il premio variabile verrà erogato nella prossima busta paga: si tratta di circa 7 milioni di euro in totale che verranno ridistribuiti ai quasi 8mila dipendenti, secondo i criteri concordati nel contratto integrativo aziendale.

Le tre sigle sindacali giudicano questo “un risultato positivo, ottenuto per il quarto anno consecutivo, seppur in lieve flessione rispetto al 2015. Un risultato positivo anche alla luce del contesto dato e perché in controtendenza con quanto avviene nella Grande Distribuzione privata, ma anche Cooperativa, dove vengono messi in discussione diritti acquisiti e livelli occupazionali. Ciò dimostra che la partecipazione dei lavoratori attraverso i loro rappresentanti sindacali è decisiva per ottenere buoni risultati sia per i dipendenti che per la cooperativa”.

Tuttavia, Bernardini, Mazza e Ielatro aggiungono: “Negli ultimi mesi si registra un peggioramento delle relazioni sindacali e una difficoltà di confronto, sia a livello di punto vendita, che a livello regionale che non può continuare. La profonda riorganizzazione che Unicoop Firenze ha operato, oramai da molti mesi, non vede il giusto riconoscimento e coinvolgimento delle Rsu, del Coordinamento, dell'Esecutivo e delle organizzazioni sindacalio e quindi dei lavoratori, come dimostra quanto avvenuto per l'estensione del numero delle domeniche di apertura. E' necessario un cambio di rotta da parte della Cooperativa, occorre intensificare il confronto sui tanti temi che devono essere affrontati”.

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