Gomorra in Toscana: trafficanti di droga presi dopo l'omicidio della Fipili

La morte di Giuseppe Raucci, 48 anni, avvenne a inizio dicembre a Ginestra Fiorentina. In carcere anche il fratello della vittima

Giuseppe Raucci, ucciso a Tirrenia nel dicembre 2015

Giuseppe Raucci, ucciso a Tirrenia nel dicembre 2015

Firenze, 8 giugno 2016 - Fu un omicidio efferato. Giuseppe Raucci fu trovato morto, ucciso a colpi di pistola, nel bagagliaio di un'auto a Ginestra Fiorentina, non lontano dalla Fipili. Erano i primi giorni del dicembre 2015. Da quell'omicidio le forze dell'ordine sono risalite a un traffico di droga, a un fiume di droga che una banda calabro-livornese faceva arrivare in Toscana. E ci sono venti arresti per l'omicidio di Raucci e per il traffico, che tocca un po' tutte le province toscane. Un morto che parla: quell'omicidio ha fatto capire molto dell'organizzazione criminale. Una gomorra in salsa toscana, un'infiltrazione della malavita estirpata.

E le indagini coordinate dalla Dda fiorentina hanno fatto venire alla luce la verità. Raucci, 48 enne che abitava a Prato ma domiciliato a Capezzano Pianore, sarebbe stato ucciso a Tirrenia. Il cadavere fu poi ritrovato appunto a Ginestra Fiorentina. Secondo quanto appurato dalle indagini, l'uomo sarebbe stato truffato. Doveva comprare per l'organizzazione di trafficanti tre chili di cocaina, per un valore di circa 35mila euro. Ma al posto della sostanza gli vendettero zucchero. Sarebbe stato insomma vittima di un raggiro.

Ma l'organizzazione sospettò che lui facesse parte della truffa. Per questo il gruppo decise di ucciderlo. Con un colpo di pistola alla testa. Un omicidio efferato. Raucci nel suo passato aveva già avuto un arresto per droga, nel luglio '93 mentre trafficava un grosso quantitativo di hashish. La droga si sarebbe poi riaffacciata nella sua vita, con appunto questo nuovo incarico di "broker" di sostanze stupefacenti. 

A operare, il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Pisa e i carabinieri di Livorno. 

Sono venti le ordinanze di custodia cautelare: 14 ai domiciliari e 6 in carcere, come recita l'ordinanza del gip del tribunale di Firenze. Per l'omicidio sono finiti in carcere Yuri Cambi, livornese di 47 anni, Carmine Balzano, 48 anni, di Livorno, Emilio Tropea, 55 anni, calabrese, e Giovanni Zaccuri, 60anni, pratese. Tra le persone finite ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta, condotta dal pm Angela Pietroiusti, anche il fratello di Giuseppe Raucci, Vincenzo, 46 anni, per il traffico di droga. Al momento gli inquirenti non avrebbero elementi per stabilire se l'uomo conoscesse i nomi degli assassini del fratello. "Akuarius" è il nome dell'operazione. Partita da un omicidio, partita da un morto. Il cui corpo ha parlato. E ha portato alla banda. 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro