Scontro fra taxi e risciò
Firenze, 30 giugno 2017 - Quasi incredibile, ma vero: nel mini scontro fra un taxi e un risciò ieri mattina in piazza Santa Maria Novella, chi ci ha rimesso le penne, pardon, il paraurti è stato il taxi. La scena aveva del paradossale. Paraurti dell’auto letteralmente divelto e sull’altro fronte un risciò a pedali che quasi non presentava un graffio. E come in tutti gli incidenti stradali non è mancata la tensione fra i due protagonisti. «Mi hai temponato» sbraitava il conducente del risciò in un italiano non proprio perfetto. «Sei te che hai fatto marcia indietro e mi sei venuto addosso» rintuzzava il tassista.
Per avere arbitri incontestabili sono stati naturalmente chiamati i vigili urbani. Nel frattempo la iazza si è riempita di vari ‘pedalatori’ di risciò accorsi in aiuti del collega e di altrettanti tassisti pronti a reggere il confronto. E’ andata bene. Nel senso che nessuno si è lasciato trascinare dai toni e la vicenda si è chiusa con un verbale dei vigili urbani.
Il dato inevitabilmente curioso ripropone il problema della regolamentazione della presenza di risciò e similari nel centro storico. «I tassisti – commenta il presidente nazionale di Uritaxi Claudio Giudici – hanno mezzi autorizzati e pagano una regolare assicurazione di responsabilità civile come tutti gli automobilisti. Chi sta su un risciò non ha assicurazione e ora sarà difficile per il collega recuperare gli oltre mille euro di danni causati dall’incidente. Il Comune deve intervenire in fretta per chiarire le regole».
Nè poteva mancare la stoccata polemica: «Dicono che fanno dei tour turistici – osserva Giudici – ma chi fa un tour di quel genere con le valigie a partire da piazza stazione?». Dopo l’approvazione della recente manovrina in Senato, Palazzo Vecchio ha già deciso di discutere le nuove norme per i risciò in consiglio comunale entro il mese di luglio. Ma non è riuscito a evitare il prino scontro diretto fra taxi e risciò. E ieri mattina ci ha rimesso il taxi.
Pa.Fi.
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