Natale al supermercato: Carrefour lavora il 25 e Conad punta sul 26

Rivoluzione per le Feste. Esselunga e Coop chiusi

Spesa (foto d'archivio)

Spesa (foto d'archivio)

Firenze, 22 dicembre 2017 - Sdoganate anche le aperture dei supermercati per Natale e Capodanno. E’ quello che chiede il mercato, si difende la grande distribuzione. Ed ecco che non c’è festa laica o religiosa che tenga. Saracinesche su per provare a fare alzare i fatturati. Quest’anno i Carrefour Express resteranno aperti la mattina di Natale e tutto il giorno di Capodanno. Secondo il cartello affisso all’ingresso del Carrefour Express in via Romana, gli orari delle festività natalizie 2017 saranno i seguenti: vigilia di Natale, festiva perché cade di domenica, orario continuato dalle 8 alle 20, 25 dicembre dalle 8 alle 13, Santo Stefano dalle 8 alle 21, 8-21 anche per Capodanno e per l’Epifania. I punti vendita Conad saranno chiusi il 25 dicembre e il 1° gennaio, ma per la gran parte tireranno su il bandone il 26 dicembre. Per esempio, il Conad City di via Circondaria resterà aperto per Santo Stefano dalle 8 alle 13, mentre la Conad di via Mariti seguirà l’orario 8.30-14.00. Va meglio invece per chi lavora all’Esselunga o alla Coop, dove il 25, 26 dicembre e 1° gennaio si osserva la chiusura per l’intera giornata, anche se domenica 24 dicembre si va avanti tutto il giorno. 

Non solo supermercati, che possono trovare la giustificazione all’apertura nell’offrire un servizio ai cittadini che lavorano sempre e che sono liberi solo il fine settimana per fare la spesa. Durante le festività natalizie saranno aperti molti negozi del centro che vendono abbigliamento e accessori. Le conseguenze di tutto questo – accusano i sindacati di categoria – sono il peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti ed un’occupazione sempre più precaria. «Tenere aperto il 25 o il 26 dicembre – spiega Massimiliano Bianchi, segretario della Filcams Cgil di Firenze – significa aumentare i carichi di lavoro dei dipendenti, ai quali sono chiesti straordinari, o rimpinguare l’organico con lavoratori a chiamata o con i lavoratori dei fine settimana, che hanno contratti in cui è previsto di lavorare solo nei weekend. Per non parlare dell’utilizzo distorto di stage e tirocini. La liberalizzazione delle aperture, introdotta dal decreto Monti, è stata una scelta scellerata ed è una norma che va cambiata». 

«Non alimentate un consumo senza regole sulla pelle e sulla vita di tante e tanti lavoratori. Non fate acquisiti, neppure online, durante le prossime festività», è l’appello dei sindacati. Ed è per tutelare i lavoratori che Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil della Toscana hanno proclamato anche quest’anno lo sciopero per le festività del 25, 26 dicembre e 1° gennaio. Anche oggi, 22 dicembre, si fermano i lavoratori della distribuzione cooperativa e della distribuzione moderna organizzata. 

«E’ una palese contraddizione: le aziende non vogliono rinnovare il contratto perché dicono che c’è crisi dei consumi, ma allo stesso tempo – sottolinea Bianchi – tengono aperto nelle festività perché, secondo loro, i consumatori fanno acquisti e s’impennano le vendite. C’è qualcosa che non torna». «Chiediamo sostegno e solidarietà – si appellano ai cittadini i segretari generali toscani di Filcams, Fisascat e Uiltucs, Cinzia Bernardini, Carlo Di Paola e Marco Conficconi – che potrà manifestarsi non andando a fare la spesa il 22 dicembre nei punti vendita della grande distribuzione»

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