All'astrofisico Suleiman Baraka il premio Renata Borlone 2018

Sarà il professor Suleiman a ricevere il premio 2018 che nella precedente edizione venne consegnato a Fabiola Giannotti del Cern di Ginevra

Renata Borlone con Chiara Lubich in una foto d'archivio

Renata Borlone con Chiara Lubich in una foto d'archivio

Figline Incisa (Firenze), 20 febbraio 2018 - Sarà il professor Suleiman Baraka, astrofisico e docente presso l’università Al – Aqsa (Gaza City), a ricevere il premio internazionale “Renata Borlone, donna in dialogo, edizione 2018”. La cerimonia si terrà domenica 25 febbraio 2018 a partire dalle ore 9:30 presso l’Auditorium del Centro internazionale di Loppiano nel comune di Figline-Incisa Valdarno alla presenza di rappresentanti del mondo scientifico, autorità civili e numerosi amici. Il Premio, giunto alla quarta edizione, è destinato ai cultori della ricerca scientifica e punta a promuovere il dialogo con quanti, anche in campo accademico, s’impegnano per una cultura che coniughi il rigore scientifico con la dignità della persona umana. La manifestazione è patrocinata dai Comuni di Incisa Valdarno (Firenze) e Civitavecchia (Roma).

Il Comitato scientifico del Premio, dopo un’attenta valutazione dei candidati, ha conferito il riconoscimento al prof. Baraka mettendo in luce quanto la sua ricerca scientifica sia attenta ai valori umani e alla pace come attestano le sue parole alla notizia del Premio: “sono molto grato a coloro che hanno sostenuto la mia candidatura. Questo premio in onore di Renata Borlone, che molto ha operato a favore della società, per me è un’ulteriore spinta e incoraggiamento a mettere la scienza e la sua bellezza al servizio dell’umanità, della pace fra i popoli e permettere alle giovani generazioni di aprirsi alla speranza malgrado le difficolta, e ostacoli in cui si possono trovare”. Originario di Gaza, il prof. Suleiman Baraka, ha conseguito nel 2007 un dottorato in astrofisica presso l’Università “Pierre e Marie Curie” di Parigi; nel 2010 fonda e dirige il Centro di Astronomia e Scienze dello Spazio della Al-Aqsa University a Gaza. Attualmente è titolare della Cattedra UNESCO in Astronomia, astrofisica e scienze dello spazio nello stesso ateneo.

Collabora con la NASA, l’ESA, lo CNES e la Roscosmos per "cercare di risolvere i problemi che riguardano i veicoli spaziali" ed è membro di diverse comunità scientifiche internazionali come l’American Geophysical Union (2005); l’European Geophysical Union (2011); l’International Astronomical Union (2015). Quest’ultima, nel 2016, ha finanziato un suo progetto di divulgazione scientifica il cui messaggio è far comprendere alle nuove generazioni che la pace è possibile. Il premio è stato istituito dall’Associazione culturale Renata Borlone in collaborazione con l’Istituto Universitario Sophia per onorare la memoria di Renata Borlone (1930-1990), focolarina, per oltre vent’anni corresponsabile di Loppiano ed ora Serva di Dio. Ricca di valori umani e spirituali, Renata nutriva una particolare passione per la scienza che percepiva come strumento privilegiato per la costruzione dell’unità della famiglia umana. Nelle precedenti edizioni il riconoscimento è stato assegnato al fisico Ugo Amaldi del Cern di Ginevra (2006), all’astrofisico Piero Benvenuti dell’Università di Padova (2013), alla scienziata Fabiola Gianotti Direttrice generale del Cern di Ginevra (2015).

Antonio Degl’Innocenti

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