Belfiore, dopo la gara scoppia il caso: Student Hotel vuole un piano in più

Lo stop di Palazzo Vecchio: «La capacità edificatoria resta quella»

Il rendering di uno Student Hotel, il complesso che dovrebbe restituire dignità ai 30mila metri quadri dell’area ex Fiat

Il rendering di uno Student Hotel, il complesso che dovrebbe restituire dignità ai 30mila metri quadri dell’area ex Fiat

Firenze, 23 maggio 2017 - NUOVA vita per l’area di viale Belfiore. Scoppia subito il caso, perché Student Hotel vuole un piano in più. Insomma la polemica arriva prima che presto. Nemmeno il tempo di rallegrarsi per la notizia che la voragine profonda 16 metri che si estende per circa un ettaro sarà riempita con un progetto che restiturà dignità ai 30mila metri quadri dell’area ex Fiat, rimasti abbandonati da quando è naufragato il progetto di Btp e tutti i successivi, a partire dal bosco verticale disegnato dall’archistar Jean Nouvel nel 2006.

MENTRE in consiglio comunale il presidente della commissione Ambiente, vivibilità urbana e mobilità Fabrizio Ricci, interpellando l’assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini, dice che «finalmente si arriva a una soluzione di una vicenda che la città aspetta da anni», a Palazzo Vecchio scatta l’altolà a Charlie MacGregor. Il fondatore e amministratore delegato del colosso olandese Student Hotel che si è aggiudicato per 28 milioni lo spazio tramite gara pubblica, non mette tempo in mezzo: fa sapere in un comunicato che la società che a settembre inaugurerà il primo Student Hotel nell’ex Palazzo del Sonno di viale Lavagnini, ha intenzione di dare vita a un grandioso progetto per un secondo Student Hotel a patto che. «Solo se saremo in grado di aumentare il volume della superficie utilizzabile con un piano supplementare e aggiungendo ulteriori servizi per renderlo un edificio multi-funzionale», si legge nella nota. E ancora, su questo punto, dice MacGregor, «sono fiducioso che, con il sostegno del sindaco Nardella, potremmo progettare e costruire un edificio che sarebbe un’icona per questa zona della città». Apriti cielo. Perché a Palazzo Vecchio non è andata giù la chiamata in causa del sindaco arrivata assieme al comunicato che ha annunciato l’aggiudicazione dello spazio. Troppo presto, forse. Ma a parte il metodo, ciò che fa suonare i campanelli d’allarme è la sostanza. Attualmente non c’è possibilità per quel piano in più necessario a realizzare il palazzo icona nelle idee di MacGregor. Lo stop arriva netto dall’assessore Bettarini che parla in consiglio comunale. «Su quell’area – spiega – c’è una previsione urbanistica attiva che potrebbe essere realizzata e resa efficace con il ritiro del permesso a costruire, a patto che Student Hotel accetti il fatto di rientrare in quella che è la previsione delle distribuzioni delle funzioni e del progetto».

SE LA SOCIETÀ, tuttavia, «volesse fare un’opera parzialmente diversa, allora sarebbe un’altra vicenda». Parzialmente, perché il via libera potrebbe arrivare sul mix funzionale, non sui volumi che allo stato delle cose il Comune non è intenzionato a modificare. «La capacità edificatoria – dice Bettarini – resterebbe la stessa», mentre potrebbero cambiare le quote sulle funzioni previste, anche se la nuova ridefinizione «richiederebbe una variante urbanistica». Detto questo, conclude l’assessore in aula, «siamo a disposizione» perché «Student Hotel è un operatore autorevole che già sta realizzando un importantissimo studentato in viale Lavagnini».

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