"Un detenuto a Sollicciano forse avrà cella singola con giardino e cane"

Lo afferma il segretario generale dell'Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria)

Un'immagine del carcere di Sollicciano (New Press Photo)

Un'immagine del carcere di Sollicciano (New Press Photo)

Firenze, 30 giugno 2017 - «Nel carcere di Firenze Sollicciano» potrebbe essere offerta la possibilità «a un detenuto ben noto alle cronache per essersi reso responsabile negli anni, in vari istituti penitenziari della Regione Toscana, di danneggiamenti, di devastazioni di celle e aggressioni in danno del personale di Polizia Penitenziaria, di poter fruire di cella singola con annesso giardino in cui potrà essere allocata la cuccia del cane dello stesso detenuto di razza Dogo Argentino ovvero non tra le più pacifiche razze canine».

Lo afferma in una nota il segretario generale dell'Osapp. (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) Leo Beneduci. Se si concretizzasse, prosegue Beneduci, questa «decisione sarebbe da considerarsi un vero e proprio schiaffo in faccia non solo nei confronti dei tanti poliziotti penitenziari che hanno subito aggressioni e insulti da parte del detenuto in questione ma anche e soprattutto nei confronti dei comuni cittadini che pagano le tasse credendo nel funzionamento della giustizia e si aspettano che lo Stato garantisca che le pene detentive siano scontate in proporzione alla gravità dei reati commessi e non sussistano nelle carceri italiane condizioni di particolare favore proprio nei confronti dei detenuti maggiormente violenti». 

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