Scuola, "Sono ancora quaranta le cattedre da coprire"

La protesta, sindacati in piazza: "Concorso caos, disabili senza sostegno"

Il grande cartellone esposto in via Mannelli, nel quale i sindacati hanno elencati i guai della scuola

Il grande cartellone esposto in via Mannelli, nel quale i sindacati hanno elencati i guai della scuola

Firenze, 27 settembre 2016 - 'Tolte' tutte le promesse di Renzi, della scuola restano solo brandelli. Hanno dato vita ad una rappresentazione scenica a base di cartelloni i sindacati fiorentini Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, che ieri davanti all’Ufficio scolastico regionale di via Mannelli hanno protestato per evidenziare ancora una volta tutte le magagne di una scuola che mai come quest’anno fa acqua.

«Stavolta nessuna assemblea il primo giorno di scuola, ma un ‘day after’ per dimostrare che ai nostri ragazzi stiamo offrendo solo una formazione fatta di ‘toppe’», accusa Antonella Velani. Cattedre scoperte, disabili senza docenti di sostegno, prof assunti per il potenziamento che invece vengono usati come ‘tappabuchi’.

E, ancora, ‘concorsone caos’, taglio degli Ata e precari di serie ‘a’ e di serie ‘b’. Un elenco lunghissimo di problemi. Intanto, mancano ancora 40 docenti rispetto all’organico richiesto dalle scuole. «Per non parlare poi del concorso – tuona Paola Pisano della Cgil – Solo il 25% dei candidati è risultato vincitore. Sono così 400 le cattedre scoperte che, ironia della sorte, andranno proprio ai docenti bocciati». Ci sono poi gli «assunti su posti inesistenti», come denuncia Fabio Mancini dello Snals. Marco Davitti insegna Geografia: «Nella mia classe di concorso c’erano già prima dei soprannumerari.

Così, i vincitori del concorsone non trovano un posto. E a me, idoneo, non resta che sperare nelle supplenze». Già, le nomine annuali. Quest’anno saranno assegnate solo a inizio ottobre, quindi con più di un mese di ritardo rispetto alla normale tabella di marcia. «In certi casi gli studenti cambieranno anche due-tre insegnanti nel giro di poche settimane», scuote la testa Velani. Dolente anche il capitolo riguardante gli Ata. Solo su Firenze mancano 30-40 unità.

Non si placano poi le proteste per «l’algoritmo impazzito del Miur». «Nell’epoca dell’informatizzazione spinta, proprio un ‘cervellone’ ha fatto cilecca – accusa Pisano – Ecco che una docente fiorentina che aveva diritto al posto in una scuola vicino casa è stata spedita a Cantù. E il posto che le spettava è rimasto vuoto». Insomma, «si annunciano ricorsi su ricorsi». E gli studenti? «Per loro, tanti diritti negati».

Elettra Gullè

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