Firenze, rissa a colpi di mannaia, il questore chiude un circolo privato

Sfiorato l’omicidio, quindici giorni di sospensione della licenza

Il questore  Alberto Intini

Il questore Alberto Intini

Firenze, 13 ottobre 2017 - Sospensione di 15 giorni della licenza di somministrazione di bevande e alimenti decisa dal questore Alberto Intini per i responsabili del circolo «A.S.D. Strabiliardo» di via Enrico Guido Bocci, angolo via delle Panche-zona Careggi. Provvedimento notificato mercoledì scorso in seguito al grave episodio avvenuto la sera di sabato 7 ottobre: una rissa durante la quale a un certo punto, per arrivare alla resa dei conti, venne usata anche una mannaia.

Quella sera era intervenuta la polizia. Particolarmente grave la situazione di uno dei due feriti, operato e quindi dichiarato fuori pericolo, ma comunque con una prognosi iniziale di oltre 40 giorni per ferite da arma da taglio. Si tratta di un marocchino di 21 anni, lasciato sanguinante a terra. I sanitari l’avevano poi trasportato d’urgenza all’ospedale di Careggi.

L’allarme era stato dato da alcuni passanti intorno alle 19.

Mentre sul fronte penale le indagini si sono concentrate – nei giorni successivi – sul numero e sulle identità degli aggressori, tre sembra, forse connazionali dei due feriti, anche la procedura amministrativa ha preso il via. O per meglio dire: ha ripreso il via.

Infatti il circolo di recente era già salito alla ribalta delle cronache per una vicenda spiacevole, analoga, sanguinosa. Il 2 ottobre un altro uomo era stato ferito con una coltellata, sempre al culmine di una lite. Erano stati poi fatti rilievi circa la presenza nel circolo, nel corso dei controlli, di avventori non in possesso della tessera che i circoli privati rilasciano ai soci, gli unici appunto ai quali è consentito l’ingresso.

Ciò che ha determinato il provvedimento di sospensione della licenza è il preoccupante ripetersi di episodi sanguinosi, in cui sono stati sfiorati due omicidi. E quindi della presenza di persone gravate da fatti di rilievo penale, tali da destare profonda apprensione nei cittadini ‘comuni’. Il provvedimento ha natura d’intervento cautelare, preventivo di fronte al possibile ripetersi di pericoli.

 

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