Riabilitazione bambini Ora c’è la stanza ad hoc

Stamani al centro Don Gnocchi l’inaugurazione di uno spazio attrezzato per i piccoli pazienti autistici o con altre disabilità

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Una stanza multisensoriale per la riabilitazione dei pazienti pediatrici al centro Don Gnocchi di via di Scandicci. L’inaugurazione si terrà stamani al termine di un convegno organizzato dalla fondazione. L’evento, dal titolo "La riabilitazione in Fondazione Don Gnocchi: alta complessità, ricerca e innovazione" sarà l’occasione per fare il punto sulla ricerca, attività al Don Gnocchi ha come obiettivo primario lo sviluppo di efficaci modelli a sostegno dei percorsi riabilitativi, grazie anche a soluzioni avanzate provenienti dalla robotica, dalla bioingegneria e dalle nano e biotecnologie.

La nuova stanza multisensoriale è stata realizzata dalla Fondazione Tommasino Bacciotti, con il contributo di Fondazione CR Firenze. Si tratta di uno spazio attrezzato per la riabilitazione dei pazienti in età evolutiva e, in particolare, di qualli con gravi disabilità, spettro autistico e difficoltà o ritardi nello sviluppo. L’evento in occasione dei 120 anni dalla nascita del fondatore, don Carlo Gnocchi, avvenuta il 25 ottobre 1902. Non è un caso, visto che lo storico centro di Pozzolatico venne fondato nel 1951 per accogliere e assistere le giovani mutilatine e poliomielitiche provenienti da tutta Italia. Nel nuovo reparto, dove si assistono bambini provenienti in massima parte dai reparti ospedalieri pediatrici per acuti, nasce dall’esigenza di rispondere a un fabbisogno regionale di posti letto di riabilitazione pediatrica ospedaliera e è frutto dell’accordo di collaborazione con l’Azienda Universitaria Meyer. Il convegno di domani si aprirà con i saluti del direttore del centro fiorentino Fabio Carlotti e del direttore generale della Fondazione, Francesco Converti, poi le relazioni sono di Sandro Sorbi, Claudio Macchi, Giovanna Cristella, Francesca Cecchi, Camilla Grifoni, Bahia Hakiki, Anna Estraneo, Davide Lazzeroni, Francesco Gigliotti, Fabio Arena, Gian Maria Rossolini, Irene Aprile, Andrea Mannini, Nicola Vitiello, Eugenio Guglielmelli. E le conclusioni del presidente della Fondazione Don Vincenzo Barbante.

Fabrizio Morviducci

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