Arte, via al restauro del ritratto di Leone X, capolavoro di Raffaello

Sarà l'Opificio delle Pietre Dure a occuparsi del dipinto, che sente l'incedere del tempo

Un particolare del ritratto di Leone X, capolavoro di Raffaello

Un particolare del ritratto di Leone X, capolavoro di Raffaello

Firenze, 17 ottobre 2017 - E' l'Opificio delle Pietre Dure a occuparsi del restauro del ritratto di Leone X, capolavoro di Raffaello. Un dipinto dalla grande raffinatezza ma che sente l'incedere del tempo. Del dipinto parla anche Giorgio Vasari nelle sue "Vite". Le prime ipotesi di restauro sono state presentate al pubblico. L’intervento che qui si presenta potrà avvalersi delle conoscenze tecniche e della professionalità che l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze è in grado di assicurare. L'opera sarà restaurata fino al 2020, quando si presenterà in tutto il suo splendore per le celebrazioni del cinquecentenario dalla morte dell'artista. 

Il dipinto misura 155 centrimetri x 118. Per quanto riguarda l’aspetto generale dell’opera, questo risulta offuscato dall’alterazione della vernice, risalente all’ultimo intervento di restauro. x 118,9. Gli strati pittorici nel loro insieme, non presentano problemi conservativi: la preparazione è ben adesa al supporto e il colore alla preparazione. Sono però presenti rimarcature da sollevamenti e contrazioni. Per quanto riguarda l’aspetto generale dell’opera, questo risulta offuscato dall’alterazione della vernice, risalente all’ultimo intervento di restauro.

Valutazione a pieno sottoscritta dal direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, che soddisfatto commenta: "Nell'ambito della collaborazione tra le Gallerie degli Uffizi e l'Opificio delle Pietre Dure, e sulle orme del successo universale del restauro dell'Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci, ritornato al Museo nel marzo scorso, è ora il turno di un altro capolavoro. Per il ritratto di Leone X di Raffaello che verrà sottoposto ad una serie di analisi sofisticate e al restauro in previsione delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte dell'artista nel 2020, non si può immaginare un'équipe più eccellente".

Una reciprocità di visione confermata dal Soprintendente dell’importante centro di eccellenza fiorentino, Marco Ciatti: "L'Opificio delle Pietre Dure è lieto di poter proseguire nella collaborazione con gli Uffizi affrontando i problemi conservativi del Leone X. Ciò consentirà di conseguire, oltre al risanamento della materia, anche un ampliamento delle conoscenze sull'opera. Il progetto potrà avvalersi infatti del confronto con i dati tecnici derivanti dai numerosi restauri e studi su questo artista compiuti dal laboratorio a partire dalle dieci opere trattate per la mostra "Raffaello a Firenze" del 1984, seguite poi dai restauri alla Madonna del Baldacchino (1991), alla Madonna del Cardellino (2008), alla Muta (2015) e alla Madonna dell'Impannata, attualmente in mostra all’Albertina di Vienna, dopo l'intervento appena concluso."

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro