Firenze, 19 ottobre 2016 - UN TENTATO omicidio e un sequestro di persona a distanza di neanche 24 ore, tra il 23 e il 24 settembre. Due episodi gravissimi e inquietanti, un solo caso. Ma non era immediato stabilire un collegamento. La determinazione dei carabinieri, la presenza capillare dell'Arma sul territorio e i degli investigatori azionati in quell'intreccio perverso droga-prostituzione hanno permesso ai militari, stamattina, di arrestare due dei tre albanesi ritenuti responsabili dell'accoltellamento di un connazionale in via Baracca, e del prelevamento e della segregazione - in un casolare semiabbandonato di via del Turlaccio, a Barberino del Mugello - di una 18enne rumena da poco in Italia. In carcere sono finiti Fatjon Quni, 29 anni e Paulin Frendi, 25; il primo su decreto di fermo del pm Bertoni, l'altro su fermo di pg. Indagati per favoreggiamento altri due albanesi, marito e moglie, proprietari del covo caldo dov'era tenuta prigioniera la ragazza. g. s.