"Quel forno non ci fa dormire". E il giudice dispone il sequestro

Braccio di ferro in via Petrella: sigilli al laboratorio rumoroso

Sigilli al forno 'Le botteghe de il fornaio' di via Petrella

Sigilli al forno 'Le botteghe de il fornaio' di via Petrella

Firenze, 11 novembre 2017 - Il forno fa troppo rumore nelle ore notturne ed emana fumi che penetrano fin dentro le camere da letto degli alloggi sovrastanti, mettendo a repentaglio la salute dei residenti. Per questo, è scattato un sequestro preventivo che di fatto interrompe l’attività lavorativa de “Le botteghe del fornaio” in via Petrella, nella zona di piazza Puccini. Al provvedimento, firmato dal giudice Paola Belsito, la magistratura è giunta dopo essere stata letteralmente bersagliata da esposti di abitanti di quella zona.I problemi si concentrano tutti nelle prime ore della mattina: ovvero quando inizia la produzione di pane, pizzette e dolciumi ma anche quando i residenti vorrebbero riposare.    Lo spostamento dei carrelli, il carico dei furgoni accesi in strada, i portelloni che sbattono, le parole ad alta voce dei fornai, la musica della radio sempre accesa, l’impianto di aspirazione: una somma di fonti sonore che, agevolate dall’ovattato silenzio notturno, costituiscono, secondo la ricostruzione del pm Christine Von Borries, titolare del fascicolo, il reato di disturbo della quiete pubblica.

Alle contestazioni, si è giunti anche dopo accertamenti fonometrici effettuati da un consulente dello stesso forno, il quale, dopo aver passato una notte in casa dei condomini più esasperati, ha messo nero su bianco che «effettivamente erano presenti rumori intrusivi delle attrezzature». E a poco o nulla sarebbero serviti i lavori di insonorizzazione efffetuati nel fondo che ospita la produzione. Una famiglia è costretta a dormire in una stanza diversa dalla camera da letto, e pure a prendere farmaci per prendere sonno. 

C’è poi il problema dei fumi. La procura ha svolto accertamenti sulla compatibilità dell’ubicazione del forno e le licenze dal punto di vista urbanistico. Ma più preoccupanti sarebbero, se confermati, gli effetti sulla salute denunciati. 

«Ci sono grossi problemi dovuti alle emissioni di fumo, con polvere sia chiara che scura che si deposita sui mobili e gli oggetti di casa – racconta un residente di via Petrella –. Un altro problema è dato dal forte odore che ha causato molte volte disturbi anche a nostro figlio di nove anni, che la mattina ha spesso anche vomitato sia in casa che nel tragitto per scuola. Ho anche portato il bambini dal medico a causa di tali disturbi. Anche nelle scale condominiali sono presenti cattivi odori pungenti derivanti dalla attività di produzione del panificio, sotto la terrazza c’è una griglia dalla quale esce fumo caldo che entra nell’appartamento impedendoci di aprire liberamente le finestre. Il fumo che esce ha un odore forte di bruciato che rende l’aria irrespirabile».

La presenza del forno, hanno denunciato infine i residenti, causa problemi anche di fruibilità dei posti auto, quasi sempre occupato, stando ancora alle denunce, dai mezzi o dai pancali di materiali necessari per la produzione del pane.   

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