Viale Corsica si ribella: "Giù le mani dai nostri alberi" / FOTO

I cittadini fermano l’abbattimento: "E’ assurdo uccidere le piante sane"

Gli abitanti di viale Corsica contro il taglio degli alberi (New Pressphoto)

Gli abitanti di viale Corsica contro il taglio degli alberi (New Pressphoto)

Firenze, 1 agosto 2017 - UNA CROCE nera e poche parole lasciate su un foglietto appeso con un labile nastro adesivo: «Tutti gli abitanti di viale Corsica piangono l’uccisione di questo Ippocastano». E’ solo uno dei manifesti funebri che abbracciano i 59 alberi, oggetto del piano di restyling a cura del Comune di Firenze. Così ieri gli abitanti del quartiere sono scesi in strada «per impedire questo scempio» a partire già dalle prime ore del mattino. Quando gli addetti ai lavori sono arrivati sul posto per portare avanti l’operazione di taglio, i cittadini si sono quasi «incatenati» davanti ai fusti riuscendo a bloccare l’intervento. In realtà, Palazzo Vecchio fa sapere che l’operazione è stata programmata a seguito del crollo di un ippocastano, proprio in viale Corsica, il 26 ottobre 2016. Le indagini hanno evidenziato problemi agli apparati radicali tali da spingere l’amministrazione a decidere per la sostituzione dei 59 ippocastani con 70 peri da fiore, piante fra l’altro già presenti lungo il viale.

«SENZA perizie nessun abbattimento» si legge su uno striscione che sventola e ricorda a tutti il legame del verde con la sua città. E’ solo il primo round della guerra del verde tra Palazzo Vecchio e i residenti. Una battaglia che si preannuncia aspra e che a ruota coinvolgerà diverse strade dei Quartieri 1, 3 e 5 e i giardini di 15 scuole nei Quartieri 1 e 3. Oltre mezzo milione di euro sono stati investiti per tagliare oltre 300 alberi che, dalle verifiche effettuate, risultano a rischio, perché malati, danneggiati, semplicemente vecchi e che, a partire dall’autunno, saranno sostituiti da altri 800. Una promessa che non convince per nulla i cittadini che puntano il dito contro «le decisioni prese dall’alto» e la «sforbiciata senza senso». «Il pero cinese che dovrà sostituire i nostri alberi – spiega Michele Isernia – emana odori sgradevoli e a causa della sua chioma più piccola non fornice lo stesso ricambio di ossigeno, senza considerare che faranno molta meno ombra». «Siamo qui oggi per rivendicare il bisogno di un quartiere vivibile, gli spazi verdi sono fondamentali» aggiunge Giuseppe Soin. Non hanno nessuna intenzione di mollare gli abitanti che hanno chiesto «la perizia specifica riguardo le piante, la quale non è disponibile sul sito del Comune di Firenze e che quindi necessita di tempi di attesa di un mese». «Non siamo contro il taglio a prescindere – mette in chiaro Arianna Xekalos, consigliera del M5S – ma se ci sono delle piante sane, che possono essere salvate, allora bisogna fare tutto il possibile».

LA NOVITÀ di quest’anno è che i tagli saranno eseguiti nel mese di agosto per creare il minor numero di disagi sul fronte del traffico, ma i nuovi alberi non saranno ripiantati fino a ottobre. Si tratta complessivamente di oltre 802 nuovi alberi, dei quali 282 in sostituzione di altrettante piante in condizioni critiche dal punto di vista statico e fitosanitario, che verranno rimpiazzati con piante scelte per resistere meglio ai cambiamenti climatici. Pronta la replica del presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli che ieri mattina era presente insieme ai tecnici del Comune in viale Corsica: «I lavori per la sostituzione degli alberi sono stati sospesi per poter svolgere un supplemento informativo con gli abitanti della zona e ripartiranno al più presto. Abbiamo deciso di convocare un’assemblea aperta per entrare nel dettaglio dell’intervento. Si tratta di un ulteriore passaggio informativo dopo tutti quelli svolti fino ad ora».

 

 

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