Scontro auto-scooter in via Toselli. Centauro 41enne stroncato sul colpo

La vittima, Patrizio Ciofi, lavorava alla trattoria Za Zà di San Lorenzo

La vittima Patrizio Ciofi

La vittima Patrizio Ciofi

Firenze, 28 giugno 2017 - TIFOSISSIMO viola, cameriere alla Trattoria «Za Zà» in San Lorenzo, Patrizio Ciofi, 40 anni, è morto in un incidente stradale avvenuto alle 2.45 circa di ieri. Alla guida del suo scooter Honda SH si è scontrato con una macchina, all’incrocio tra via Pietro Toselli e via Vincenzo Bellini, già tristemente noto per la sua pericolosità. L’impatto è stato violentissimo; il casco, pur allacciato si è sganciato la rovinosissima caduta non ha lasciato scampo a Ciofi, sbalzato dalla Honda, ricaduto a terra con violenza ad alcuni metri e morto sul colpo a causa dei gravi traumi, cranico e toracico sembra.

SOTTO choc la persona che era al volante dell’auto, una donna di 41 anni, fiorentina. Sottoposta ai test di legge previsti in questi casi, è risultata negativa. Sotto choc e ferita, la donna è stata trasportata a Careggi. In attesa di sentire la sua versione, e che eventuali testimoni (ma pare che non ce ne siano) si presentino al comando della municipale per descrivere che cosa avrebbero visto i vigili urbani hanno eseguito rilievi particolarmente accurati, fino alla prima mattinata, per ricostruire la dinamica dell’accaduto, almeno nella fase cruciale. Escluso fin da subito invece il coinvolgimento di un terzo veicolo o mezzo.

Ciofi (che abitava in via Reginaldo Giuliani 12) procedeva lungo via Toselli, direzione piazza Puccini. La macchina, una Fiat 500, percorreva invece via Bellini per immettersi in via Toselli, con obbligo di dare la precedenza. Stabilirà la polizia municipale se davvero è il mancato rispetto della precedenza – come fin qui si ipotizza – la causa o la causa principale del tremendo sinistro.

DA ACCERTARE poi, e valutare, un’altra serie di variabili: velocità dei due mezzi coinvolti, grado d’illuminazione della carreggiata, eventuali mezzi parcheggiati male, o in sosta vietata, che potrebbero aver ridotto ai due conducenti visibilità e spazio di manovra.

PATRIZIO Ciofi, figlio unico, fino al 2014 aveva lavorato alla Trattoria «I Due G» di via Bernardo Cennini 6/r, nei pressi della stazione. Fino al 2008 la trattoria era di proprietà del babbo, Pierluigi. Patrizio, che aveva iniziato a lavorare da ragazzino, ci rimase fino al 2014. E comunque negli anni successivi – raccontano affranti alcuni amici – il locale era per Patrizio un approdo, insieme ad altri di appassionati di calcio e Fantacalcio: serate conviviali e riunioni fiume per il Fantamercato e la composizione delle squadre del campionato.

IL NOME del locale «Due G» derivava dalle iniziali dei due soci originari tra i quali per l’appunto Pierluigi Ciofi che ieri ha telefonato personalmente ai colleghi d’un tempo per annunciare la scomparsa del suo unico figlio.

g.sp.

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