Ora il Comune vende. Ecco i palazzi in cerca di una seconda chance

Dal Conventino al centro storico: le opportunità di recupero

Ora il Comune vende. Ecco i palazzi in cerca di una seconda chance (Foto NewPressPhoto)

Ora il Comune vende. Ecco i palazzi in cerca di una seconda chance (Foto NewPressPhoto)

Firenze, 25 giugno 2017 - E’ sul fronte delle ristrutturazioni e della riqualificazione edilizia e urbanistica della città che Palazzo Vecchio sta giocando una partita sostanziosa. Un miliardo e mezzo di investimenti, ha detto nei giorni scorsi il sindaco Nardella all’assemblea annuale di Confindustria, ma la partita è aperta anche sul fronte delle alienazioni.

Perché il Comune spera non solo di far cassa, ma anche di rilanciare e far rivivere luoghi della città ora chiusi e consegnati al degrado. E’ il caso del Conventino in via Giano della Bella per il quale pare si stia aprendo – finalmente – uno spiraglio. Da tempo Palazzo Vecchio lavora per riuscire a vendere l’immobile degradato e più volte oggetto di occupazione. Da alcuni mesi la gara per l’aggiudicazione è stata riaperta e dagli uffici trapela che stavolta c’è un acquirente interessato all’operazione immobiliare che si annuncia complessa.

L’intero edificio dovrà essere abbattuto e completamente ricostruito, ma diminuendone i volumi. Attualmente sono 3.500 metri quadrati di immobile, la ricostruzione dovrà prevedere, in uno o più edifici, 2mila metri quadrati di superficie massima. Un anno fa il privato che volesse accedere all’operazione avrebbe dovuto sborsare (dopo una prima asta andata deserta) 2 milioni e 200mila euro. Ora la cifra ha subìto un nuovo ribasso anche in considerazione del fatto che il privato dovrà accollarsi la demolizione e la progettazione del nuovo edificio. E’ vero che si tratta di un’area prestigiosa fra piazza Tasso e Bellosguardo. L’aggiudicazione potrebbe essere firmata fra un paio di settimane.

Belle case in uno dei luoghi più prestigiosi dell’Oltrarno e 60 appartamenti disseminati in città che potrebbero presto passare di mano da Palazzo Vecchio alla Invimit, società di gestione del risparmio del ministero dell’economia che si occupa di fondi comuni di investimento immobiliare chiusi. L’offerta che il Comune sta valutando è per una cessione in blocco dei 60 immobili a circa 13milioni e mezzo di euro, con la possibilità di incassare subito il 30 per cento della cifra: cioè 4,5 milioni di euro. La trattativa sta per essere siglata anche se non ha mancato di sollevare polemiche sul fronte del Movimento per la casa e delle opposizioni in consiglio comunale. «Dovevano essere destinate all’edilizia popolare» è la protesta che si focalizza soprattutto su poco più di una decina di appartamenti fra via di Mezzo e via de’ Pepi, nel cuore del centro storico. «Non hanno – spiega l’assessore al patrimonio Federico Gianassi – le caratteristiche edilizie necessarie perché possano essere destinate a quell’uso». Tradotto: in molti casi è impossibile eliminare le barriere architettoniche. Meglio quindi una vendita in blocco che consenta di incassare immediatamente una cifra ragguardavole che andrà a rimpinguare il fondo investimenti per le medie e grandi opere.

DUE OPERAZIONI in corso e una già andata in porto. Convenzione firmata per il vecchio locale «Le Rampe» in viale Poggi. Anni e anni di degrado (è stato chiuso nel 2000), ma ora si annuncia la riapertura per la prossima estate. «La convenzione – spiega ancora Gianassi – è valida per 15 anni e prevede che tutti i lavori di recupero e ristrutturazione in accordo con la Soprintendenza alle Belle Arti siano realizzati dal privato». Non solo. L’operazione prevede anche che i nuovi gestori, la società ‘Il ristoro delle guardie’, aprano oltre a un locale di ristorazione anche un luogo per incontri culturali.

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