Prima la obbliga a sposarlo, poi la massacra di botte fino alla morte: condanna a 30 anni

La Corte d'Appello appesantisce la pena all'operaio di Fucecchio reo di aver ucciso la moglie con calci, pugni e altro

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Fucecchio (Firenze), 29 marzo 2017 - I giudici della seconda sezione penale della Corte d'Appello di Firenze (presidente Alessandro Nencini) hanno condannato a 30 anni, per omicidio volontario aggravato, Giacomo Benvenuti, 42 anni, l'operaio di Fucecchio (Firenze) accusato di aver ucciso la moglie Marinella Bertozzi, 40 anni.

I giudici del primo grado avevano condannato l'uomo, processato con rito abbreviato, a 18 anni di carcere riqualificando il reato in morte come conseguenza di maltrattamenti.

In appello torna a 'vivere' l'accusa formulata dal pm Sandro Cutrignielli che al primo processo aveva chiesto l'ergastolo e l'isolamento. L'avvocato Francesco Stefani, difensore di Benvenuti, ha annunciato ricorso in Cassazione, «dove sono convinto verrà riconosciuta l'illegittimità di certe prove riammesse in appello». Prove che, per il difensore di Benvenuti, «sono del tutto illegittime».

Marinella Bertozzi morì il 30 ottobre 2015 per choc emorragico dovuto a lesioni addominali che avevano interessato vari organi. Per l'accusa l'uomo l'avrebbe percossa «con immane violenza», con calci, pugni e probabilmente anche con corpi contundenti, causandole numerose fratture e varie emorragie interne.

La morte, in un primo momento era stata classificata come «naturale», a chiamare il 118 era stato Benvenuti, e solo dopo una denuncia del fratello della donna, Roberto Bartolozzi, venne aperto un fascicolo e fatta l'autopsia durante la quale vennero trovati dal medico legale anche contusioni al cranio e al collo dovute a un possibile tentativo di strangolamento, e al torace, oltre a fratture delle costole. Non solo: tanti sarebbero stati i calli ossei trovati, segno di percosse e colpi ricevuti nel tempo. Le indagini portarono a scoprire che Benvenuti per anni avrebbe sottomesso la donna, fino a convincerla a sposarlo nel 2013, riducendola in uno stato di totale soggezione.

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