Il Pegaso d'oro ai "cacciatori" di onde gravitazionali / VIDEO

Il riconoscimento è stato conferito allo European Gravitational Observatory di Cascina. Dedica a Giazotto, recentemente scomparso

La consegna del Pegaso d'Oro

La consegna del Pegaso d'Oro

Firenze, 15 dicembre 2017 - L'orgoglio e la gratitudine della Toscana per "un lavoro di ricerca scientifica senza confini geografici e temporali, che ha come fine la conoscenza dell'Universo", si sono concretizzati nel conferimento del Pegaso d'Oro allo Eurpean Gravitational Observatory di Cascina, che ospita e gestisce Virgo, un'infrastruttura per lo studio delle onde gravitazionali. A consegnare il premio ai ricercatori che, proprio nei giorni scorsi, hanno perso, con Adalberto Giazotto, uno dei padri fondatori, è stato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi oggi nel corso di una cerimonia organizzata dalla regione in Sala Pegaso.

Qualche mese fa il conferimento del Nobel per la fisica a tre scienziati statunitensi per il loro ruolo nella scoperta delle onde gravitazionali, aveva riportato alla ribalta anche l'interferometro Virgo e il suo contributo alle scoperte realizzate dai tre riceratori premiati, a distanza di un secolo dalle previsioni di Albert Einstein con la teoria della relatività generale. La ricerca toscana è da tempo in prima linea nella scoperta e rilevazione delle onde gravitazionali e questo avviene grazie alla presenza, nella nostra regione, di una comunità scientifica di qualità e che ha saputo operare in un contesto internazionale e di eccellenti infrastrutture di frontiera per la ricerca. A questo proprosito il presidente della Regione Enrico Rossi ha ricordato come la presenza di questa struttura a Cascina si debba anche e soprattutto alla tenacia e lungimiranza degli amministratori dell'epoca, in particolare dell'allora presidente della Provincia di Pisa Gino Nunes e dell'allora sindaco Carlo Cacciamano.

"Voglio dedicare il Pegaso d'oro ad Adalberto Giazotto, il nostro padre fondatore". Il direttore dell'European gravitational obervatory di Cascina, Federico Ferrini, ha voluto dedicare il riconoscimento al fisico italiano recentemente scomparso, il cui contributo alla scoperta delle onde gravitazionali è stato pari a quello dei due fisici statunitensi e del fisico tedesco insigniti del premio Nobel.

Ferrini, che ha parlato di una nuova astronomia che nasce dalla Toscana per andare alla scoperta delle onde gravitazionali, dei suoni e delle luci dell'universo, ha sottolineato che anche la tecnologia che ha reso possibile l'assemblaggio dell'interferometro Virgo è toscana, visto che gli specchi in grado di garantire una precisione strabiliante (pari a quella di un telescopio capace di fotografare un capello sulla stella più vicina a noi) sono stati realizzati e assemblati da una azienda di Lucca.

"Vogliamo vedere – ha precisato Ferrini – l'inizio della storia dell'universo: il Big bang. A Cascina stiamo sviluppando nuovi strumenti per farlo. E ci riusciremo. Anche grazie a Virgo abbiamo inaugurato la nuova astronomia gravitazionale. Ci sono voluti cento anni per riuscire a catturare le onde gravitazionali, il che dà la misura di quale sfida tecnologica e concettuale abbiamo vinto. Oggi abbiamo una finestra in più, aperta sull'universo. E nel futuro ci aspettiamo una buona dose di astronomia nuova". Ferrini ha infine ricordato come la Regione Toscana ha finanziato tre borse di studio per sviluppare sensori capaci di registrare i movimenti terrestri, utili al progetto dei ricercatori di Ego di realizzare in Toscana una rete di sensori in grado di prevedere i movimenti sismici violenti.

Alla cerimonia di assegnazione del Pegaso d'oro hanno partecipato, tra gli altri, Fernando Ferroni presidente dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, Gianluca Gemme, coordinatore del progetto Virgo in Italia, Giovanni Losurdo, coordinatore del progetto Advanced Virgo e Marco Grassi, direttore dell'Istituto nazionale di fisica nucleare di Pisa.

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