Giulia con l’altro: le foto dello 007. "Cagnoni le vide, dopo 24 ore lei morì"

Rivelazione dell’investigatore privato ingaggiato dal dermatologo

Matteo Cagnoni

Matteo Cagnoni

Firenze, 30 settembre 2016 - Momenti rubati alla quotidianità. Forse qualche abbraccio immortalato da un teleobiettivo tra le vie di Ravenna, niente di più. Abbastanza per armare la mano del 51enne Matteo Cagnoni, da dieci giorni in carcere con l’accusa di avere ucciso la moglie a bastonate? Un dubbio tutt’altro che marginale e non solo perché le foto in questione ritraggono la defunta Giulia Ballestri, 39 anni, assieme al nuovo compagno, pure lui ravennate. Ma soprattutto perché l’investigatore privato assoldato per controllare la consorte, avrebbe mostrato quegli scatti al 51enne giusto il giorno prima dell’omicidio, collocato dalla procura romagnola la mattina del 16 settembre scorso, venerdì. Ma c’è un’altra circostanza che s’intreccia pericolosamente con la storia di quelle foto.

Fonti vicine ai protagonisti della vicenda, parlano di una sorta di avvertimento fatto tempo addietro da Cagnoni al rivale: avrebbe dovuto starsene alla larga da lei almeno fino alla definizione della separazione. La procura di Ravenna ha già acquisito gli scatti del caso. E ha già sentito entrambi i protagonisti: il nuovo compagno della vittima e l’investigatore privato incaricato da Cagnoni, un libero professionista di Forlì. Gli inquirenti hanno voluto chiarire quali tipi di contatti verbali ci fossero stati tra i due ‘rivali’. E con quali modalità l’investigatore forlivese avesse controllato la donna e quale materiale avesse poi prodotto per metterlo a disposizione del marito.

Ed È su questo fronte che la famiglia della defunta ha deciso ora di presentare una denuncia nei confronti di Cagnoni. Gps, cellulari clonati e scatti rubati: scenari per i quali è stato chiesto un vaglio definitivo nero sui bianco. A chiarire i motivi della decisione è il legale Giovanni Scudellari, che tutela i familiari della 39enne: «Poiché si è appreso che nei confronti di Giulia Ballestri si sarebbero concretizzate gravissime condotte di tipo vessatorio e continue azioni di illecita interferenza nella sua vita privata a opera del marito, anche attraverso una illegale attività di intercettazione, abbiamo depositato la denuncia finalizzata a verificare l’esistenza di tali fatti e a richiedere l’accertamento della responsabilità penale di tutti coloro che, anche attraverso un intervento di tipo tecnico-professionale, possono avere contribuito alla commissione di tali reati». L’intenzione è di arrivare a una verifica anche su eventuali azioni di stalking del consorte su quella donna che da tempo aveva ormai preso la sua decisione. Per lei, dopo un funerale privatissimo officiato lunedì nella basilica di San Giovanni Evangelista, sabato sera, nella stessa chiesa, verrà celebrata una messa in memoria. «Nel dolce ricordo di Giulia – si legge nel manifesto che l’annuncia –. La sua vera famiglia ringrazia tutti per le dimostrazioni di affetto ricevute in questi giorni».

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