Omicidio Ballestri, per il professor Mario Cagnoni cade l'ipotesi di favoreggiamento

Rimane invece l'accusa di occultamento di cadavere in concorso col figlio Matteo

Matteo Cagnoni, accusato dell'omicidio della moglie Giulia Ballestri (Zani)

Matteo Cagnoni, accusato dell'omicidio della moglie Giulia Ballestri (Zani)

Firenze, 1 dicembre 2016 - Resta in piedi solo l'accusa di occultamento di cadavere per Mario Cagnoni, padre di Matteo, il dermatologo 51enne in carcere per l'omicidio, nel Ravennate, della moglie Giulia Ballestri, il cui cadavere è stato ritrovato il 18 settembre. La Procura di Ravenna ha chiesto l'archiviazione per l'ipotesi di favoreggiamento, avanzata in un primo tempo, per il professor Cagnoni senior accusato inizialmente di aver aiutato il figlio a sottrarsi alla cattura.  

Lo riferisce l'avvocato Giovanni Trombini, che difende padre e figlio. Rispetto all'accusa di concorso (col figlio) in occultamento di cadavere che gli contesta la Procura, «il professor Cagnoni non ha mai posto in essere quelle attività, né è mai stato nella villa in quei giorni», ha detto il legale. Intanto il tribunale del Riesame di Bologna ha respinto un'istanza della difesa, che aveva impugnato un provvedimento del Gip di Ravenna contro il rigetto della richiesta di modifica della misura cautelare per il dermatologo.

 

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