Omicidio Ashley Olsen, seconda udienza: l'imputato Cheik Diaw in aula

Ha assistito al processo seduto in una cella. Causa: la presenza di un numero non sufficiente di agenti di polizia penitenziaria

Ashley Olsen

Ashley Olsen

Firenze, 13 settembre 2016 - La seconda udienza del processo per l'omicidio di Ashley Olsen (Foto), la 35enne statunitense uccisa nella sua casa di Firenze il 9 gennaio scorso (la notte della tragedia, leggi l'articolo) ha visto susseguirsi di fronte alla corte le testimonianze degli agenti di polizia intervenuti il giorno del ritrovamento del cadavere. Presente, nell'aula bunker del tribunale di Firenze, l'unico imputato, il 27enne senegalese Cheik Diaw (chi è l'imputato, leggi l'articolo), che, per motivi di sicurezza vista la presenza di un numero non sufficiente di agenti di polizia penitenziaria, ha assistito al processo seduto in una cella dell'aula. Presenti anche il fratello e alcuni amici del giovane accusato di omicidio volontario e difeso dagli avvocati Federico Bagattini e Antonio Voce.

 Gli investigatori della mobile fiorentina, che hanno condotto le indagini, hanno illustrato nel dettaglio i passaggi che hanno permesso di risalire a Cheik, attraverso l'esame dei tabulati telefoni e delle immagini girate dalle videocamere di sorveglianza.

Il processo per l'omicidio Ashley Olsen ha preso il via lo scorso 14 luglio.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro