Omicidio Ashley: Cheik resta in car l'ha colpita "con cinismo e aggressività straordinari"

Lo ha detto il gip che ha convalidato il fermo di Cheik Diaw. A carico dell'uomo pesano un quadro indiziario "grave e univoco" e un concreto pericolo di fuga / LE ULTIME FOTO DI ASHLEY VIVA

L'addio ad Ashley Olsen, il fidanzato con un mazzo di fiori (Visintini/Press Photo)

L'addio ad Ashley Olsen, il fidanzato con un mazzo di fiori (Visintini/Press Photo)

Firenze, 16 gennaio 2016 -  Cheik Diaw, il senegalese 27enne accusato di aver ucciso la 35enne Ashley Olsen, trovata morta il 9 gennaio scorso nel suo appartamento, resta in carcere. Il gip Matteo Zanobini ha convalidato il fermo e ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, accogliendo la richiesta del pubblico ministero. La decisione del gip è arrivata  poche ore dopo l'interrogatorio di garanzia di Diaw, che si è tenuto questa mattina nel carcere di Sollicciano. Il senegalese ha risposto a tutte le domande del giudice per le indagini preliminari.  

Diaw colpì la giovane donna con una "violenza straordinaria e gratuita", rivelando col suo comportamento "un cinismo e una carica di aggressività straordinari". Queste sono alcune delle considerazioni che hanno indotto il gip a  decidere in questo senso. A carico di Cheik Diaw pesano un quadro indiziario "grave e univoco" e un concreto pericolo di fuga, dovuto soprattutto alla sua situazione di immigrato irregolare, privo di permesso di soggiorno, di un lavoro regolare e, spiega sempre il giudice, dedito all'uso di sostanze stupefacenti".

Il 27enne senegalese, fin dal suo arrivo in Italia, si è fatto conoscere nel mondo della movida fiorentina per i suoi modi "violenti e prepotenti". Del suo comportamento dopo l'omicidio, sostiene il gip, colpisce la mancanza di una presa di coscienza di quanto commesso e "l'assenza di pentimento".

"Chiek - spiega il suo legale Antonio Voce - continua a sostenere la tesi, che è compatibile con quanto anche riscontrato a livello investigativo, di questo litigio che purtroppo si è concluso in maniera drammatica".  

 

Secondo il difensore del senegalese "Il movente non c'è". "Lui si è sentito sfruttato - continua il legale -, trattato come una sorta di 'prostituto'. Si è sentito, lo ha detto espressamente, trattato come un cane. In casa - ha aggiunto Voce - hanno riassunto droga, dopo l'assunzione in discoteca ore prima in casa c'erano tre ovuli di cocaina che hanno assunto insieme ad ulteriore alcol. Lei lo ha buttato fuori di casa dopo un rapporto sessuale consenziente. Lui le ha dato un pungo all'altezza della nuca, lei è' caduta per terra e si è rialzata. A quel punto lui le ha dato una spinta forte, è caduta ancora ed è' in quel momento che ha sbattuto la testa. Lui l'ha aiutata a rialzarsi prendendola per la spalla e per il collo. L'unico gesto che Diaw ha fatto sul collo della ragazza è stato quando l'ha tirata su da terra, compiendo un gesto probabilmente sconsiderato. La ragazza si è alzata e lui l'ha portata sul letto". Cheik Tidiane Diaw ha ribadito che non voleva uccidere Ashley e si è detto "arrabbiato, dispiaciuto e sconvolto per l'accaduto".    Folla ai funerali di Ashley Olsen

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