Niccolò Ciatti, indaga anche l'Italia: "Chiarire il ruolo dei tre ceceni". Oggi i funerali

La procura di Roma apre un fascicolo. Task force di specialisti

Niccolò Ciatti

Niccolò Ciatti

Scandicci (Firenze), 19 agosto 2017 - «L’ODORE sul suo cuscino... Solo questo mi è rimasto di lui». Vacilla la voce di babbo Luigi Ciatti, che ieri sera ha riportato a casa suo figlio morto ammazzato a calci e pugni in una discoteca di Lloret de Mar, sabato scorso. L’ultimo viaggio di Niccolò si è concluso all’aeroporto di Fiumicino, dove è atterrato con un volo di Stato.

La camera ardente a Scandicci (Video)

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Strette in un muto abbraccio c’erano anche mamma Cinzia e Sara, la sorellina di 18 anni, sempre vicina al padre: «Volevo comprargli una casa, al mio Nicco. E invece sono andato a comprargli una tomba». Luigi ha lo sguardo di chi non riesce ancora a crederci davvero a tutto quello che è successo. In aeroporto c’era il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, a portare il cordoglio del governo. Ai familiari è stata messa a disposizione un’auto della presidenza del Consiglio in modo da poter viaggiare accanto al feretro. Prima tappa: il policlinico Gemelli di Roma, dove il corpo di Niccolò è stato sottoposto ad alcuni accertamenti diagnostici.

Questo perché anche la procura di Roma ha deciso di aprire un fascicolo su questa morte assurda, che ha ancora tanti aspetti su cui far chiarezza. A cominciare dal ruolo che avrebbero avuto i due complici ceceni (ma residenti a Strasburgo) di Rassoul Bissoultanov, l’unico rimasto in carcere dopo il pestaggio sanguinario. Quella italiana sarà un’inchiesta autonoma e parallela rispetto alla spagnola, affidata agli investigatori del Reparto crimini violenti. Lo stesso gruppo che ha indagato su casi difficili come gli omicidi di Sarah Scazzi e Yara Gambirasio, ma anche su Giulio Regeni.

Rassoul Bissoultanov
Rassoul Bissoultanov

A NOTTE fonda, il corpo di Niccolò ha percorso l’ultimo tratto fino a casa: Scandicci. Ad attenderlo, il sindaco Sandro Fallani. E oggi alle 15, nella parrocchia di Casellina, la città sarà tutta in chiesa per salutare questo suo figlio così sfortunato. Fallani ha proclamato il lutto cittadino: «L’invito è a sospendere le attività di svago, ad abbassare le saracinesche dei negozi per un’ora e a cessare le attività professionali». Un invito che in molti hanno già deciso di raccogliere. «E ora non mi resta che chiedere giustizia. Mi batterò per questo, fino all’ultimo», ha ribadito il babbo di Nicco, come lo chiamavano tutti. Ucciso a 22 anni in vacanza. Senza un motivo, solo per ferocia.

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