Multe salate per i bisogni dei cani: sei d'accordo? / SONDAGGIO

Si rischia una multa da 160 euro che può anche raddoppiare. Dicci cosa ne pensi

Controlli della squadra dedicata allo sporco lasciato dai cani (Cabras/Pressphoto)

Controlli della squadra dedicata allo sporco lasciato dai cani (Cabras/Pressphoto)

Firenze, 21 febbraio 2017 - Centoventi secondi misurati in punta di cronometro. Tanto c’è voluto perché la task force di 007 sguinzagliata alle 11.30 di ieri da Palazzo Vecchio per combattere l’abbandono selvaggio delle deiezioni canine staccasse il primo verbale. La prima a farne le spese, due minuti esatti dopo il blitz dei vigili, è stata una padroncina pizzicata in piazza D’Azeglio, sprovvista del sacchetto d’ordinanza per raccogliere i bisogni di Fido. La stangata: 160 euro. Che può raddoppiare se non si è in possesso di paletta e sacchetto o comunque di strumenti idonei alla raccolta.

E’ il primissimo bilancio della linea dura inaugurata ieri dall’assessore alla Polizia Municipale, Federico Gianassi. Il mantra recitato ai 19 vigili, 15 in divisa e 4 in borghese, prima della missione che d’ora in poi sarà quotidiana, è uno solo: battere palmo a palmo ogni quartiere e far rispettare il diktat all’articolo 22 della legge regionale per la tutela degli animali che impone, per ogni padrone, la "dotazione di strumenti per la rimozione delle deiezioni". Nel mirino ieri proprio piazza d’Azeglio, oasi della sgambata per centinaia di pelosi. Ma anche incubo dei padroni habitué del bisognino con fuga.

In tutto la squadra anti sporcaccioni ha contrallato 191 padroni, per un totale di 19 sanzioni elevate, di cui solo due per il problema legato alle deiezioni. In quel caso il salasso è pesantissimo: 160 euro di multa a cui se ne aggiungono altrettanti nel caso si venga sorpresi senza un sacchetto "o qualsiasi altro strumento che possa essere utilizzato per raccogliere il bisognino".

Della serie: paletta e sacchetto non sono tassativi, l’importante è dimostrare la possibilità di poter raccogliere il ricordino. In caso contrario il doppio multone da 320 euro è garantito. E qui la lista dei jolly tirati fuori dalla manica dei padroni, diventa tragicomica: "C’è stato anche chi – confessano i vigili – ha raccolto il tutto con materiali di ‘fortuna’, come gli indumenti, pur di non pagare".

Ma anche la padrona che si è giustificata dicendo che Fuffi aveva già "fatto tutto a casa". Oppure chi ha giurato di non avere un documento.

"L’intento – precisa Silvia Bencini, vigilessa coordinatrice dell’area Centro Storico – non è quello di tartassare i padroni ma prevenire l’abbandono e migliorare il decoro della città. In dotazione i vigili possiedono anche uno strumento per leggere il microchip del cane e risalire al padrone".

Una "radiografia" in grado di vedere oltre le scuse. Le stesse che non tutti i proprietari dei circa 130mila cani registrati nella nostra provincia dall’Unità funzionale Igiene Urbana dell’Asl, provano a giocare. C’è anche chi, come ieri, di fronte al verbale, ha incassato a testa bassa consapevole del fatto che le regole, in realtà, siano in vigore dal 2009.

IL SONDAGGIO: 160 EURO DI MULTA CHE PUO' RADDOPPIARE SE NON SI HANNO GLI STRUMENTI PER RACCOGLIERE I BISOGNI DEI CANI. SEI D'ACCORDO?

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