Incendio di un capannone, un morto. E i senzatetto ora occupano un oratorio

Sesto Fiorentino, situazione complessa: il gruppo vuole un altro luogo dove abitare dopo il rogo che ha distrutto il rifugio di fortuna in cui stavano. La vittima è un 27enne disabile

L'occupazione dell'oratorio (Fotocronache Germogli)

L'occupazione dell'oratorio (Fotocronache Germogli)

Sesto Fiorentino (Firenze), 20 dicembre 2017 - E' complicata la situazione di Sesto Fiorentino, dove nell'incendio di un capannone dismesso di proprietà dell'Ikea è morto un 27enne disabile. In quel rifugio di fortuna vivevano una cinquantina di persone, tutte o quasi di etnia rom. Che adesso non hanno più un tetto. Per questo hanno occupato l'oratorio della pieve di San Martino in piazza della Chiesa a Sesto

L'occupazione è avvenuta in serata, dopo che il gruppo era rimasto di fronte al capannone ormai distrutto per tutto il giorno. Sono state prese alcune aule dove di solito viene insegnato il catechismo. Con il freddo di questi giorni stare all'aperto è impossibile. E si sono dunque tutti spostati verso la parrocchia. La situazione è monitorata dalle forze dell'ordine.

Si cerca una soluzione anche se è difficile trovarne una per un così gran numero di persone. Ci sono anche diversi minori e questo complica notevolmente la situazione. La vicenda è seguita anche dagli assistenti sociali ma appare esplosiva. Tanti, sui gruppi che radunano gli abitanti di Sesto Fiorentino, i commenti e le polemiche per questa occupazione.

Che di certo non potrà andare avanti per molto. Un nodo intricato simile a quello che si è verificato a gennaio, quando in un altro rogo morì un migrante africano. L'incendio distrusse l'ex sede del mobilificio Aiazzone e anche in questo caso trovare una nuova sistemazione per decine di persone non fu facile. 

 

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