Covid Toscana, Gimbe: ecco le province con incidenza da zona rossa

I dati del Gimbe. In terapia intensiva scavalcato il limite di occupazione del 10%

Firenze, 23 dicembre 2021 - Nella settimana tra il 15 e il 21 dicembre crescono di oltre il 42 per cento i nuovi casi Covid in Italia e del 33 per cento i decessi. E' quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe.

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La Toscana, dato aggiornato al 22 dicembre, è l'ottava regione in Italia per casi attualmente positivi, pari a 19.536, mentre i casi attualmente positivi per 100mila abitanti sono 529. Secondo il monitoraggio Gimbe, la regione ha superato la soglia del 10 per cento in area critica, raggiungendo quota 10,7 per cento.

Rispetto alla settimana precedente, in Liguria aumentano del 22,9 per cento i posti occupati da pazienti Covid in area medica e del 14,2 per cento in area critica. In Umbria la percentuale dei nuovi casi cresce dell'86,3 per cento.

Tra le 54 province in cui l'incidenza supera i 250 casi per 100mila abitanti ci sono anche La Spezia, a 312, Livorno, a quota 291, Pistoia, a 280, Grosseto 264 e Arezzo 254.

Tra il 15 e il 21 dicembre i casi di Covid in Toscana sono aumentati del 54,6% rispetto alla settimana precedente. Il dato emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe sull'andamento dell'epidemia, in cui si registrano performance in peggioramento anche sui casi positivi per 100.000 abitanti: 492. Restano sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (7%), mentre quelli in terapia intensiva occupati da pazienti affetti dal virus raggiungono l'11%. Stando all'analisi, la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 81,3% (media Italia 77,9%) a cui aggiungere un ulteriore 3% (media 3,1%) solo con prima dose. Mentre il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 57,1%, sei punti sopra la media italiana che si attesta al 51,2%.

Il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti, precisa che 'sul fronte delle terapie intensive preoccupa l'incremento degli ingressi giornalieri: la media mobile a 7 giorni in Italia sale a 85 ingressi al giorno rispetto ai 70 della settimana precedente'.

"Da oltre due mesi si assiste ad un aumento dei nuovi casi, che nelle ultime due settimane ha subito una forte accelerazione. La media mobile a 7 giorni dei nuovi casi è passata da 15.521 dell'8 dicembre a 25.322 il 21 dicembre (+63,2%), un'impennata favorita anche dalla rapida e progressiva diffusione della variante Omicron nel nostro Paese, ampiamente sottostimata da un sequenziamento insufficiente", commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.

A fronte di un quadro epidemiologico in rapida evoluzione e sulla base delle evidenze scientifiche disponibili, la Fondazione Gimbe invita il Governo a considerare le seguenti proposte per contenere la quarta ondata. Per quanto riguarda i vaccini, introdurre immediatamente l'obbligo vaccinale per tutte le categorie di lavoratori a contatto con il pubblico e nel medio periodo per tutta la popolazione; accelerare la somministrazione delle terze dosi e le vaccinazioni nella fascia 5-11 anni; ridurre le tempistiche di somministrazione della dose booster (a 3-4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale), innanzitutto per anziani e fragili; attuare strategie di provata efficacia per contrastare l'esitazione vaccinale, in particolare per gli over 50 a rischio elevato di malattia grave e per la fascia 12-19 al fine di ridurre la circolazione del virus nelle scuole.

Se si analizza il tema 'mascherine': istituire l'obbligo di mascherina Ffp2 nei luoghi pubblici al chiuso e sui mezzi di trasporto; Green pass o allineare la validità del green pass rafforzato ai tempi stabiliti per la somministrazione della dose di richiamo; estendere l'obbligo del green pass base ai luoghi di ritrovo dove al momento non è richiesto (per esempio centri commerciali, luoghi di culto). Altri interventi: ridurre la capienza massima dei luoghi di aggregazione (per esempio discoteche, stadi, cinema, teatri); vietare lo svolgimento di grandi eventi pubblici per il Capodanno, incentivare lo smartworking, emanare norme per una corretta areazione e ventilazione nei locali scolastici e nei luoghi aperti al pubblico.