Molesta la fidanzatina di 17 anni. Rinchiuso in psichiatria

Storia di liti e persecuzioni tra due giovanissimi

Una ragazzina in lacrime (Foto di repertorio Germogli)

Una ragazzina in lacrime (Foto di repertorio Germogli)

Firenze, 15 aprile 2017 - Il reato è grave, si parla di stalking, ma certo ancora più grave è la constatazione oggettiva che l’età di chi lo commette si sta abbassando in maniera pericolosissima. E questo nonostante la forte campagna in atto di prevenzione sia sociale che giudiziaria per contrastare il dilagare di questi comportamenti che poi possono sfociare nell’uccisione della vititma più debole. Sempre la donna. E magari anche di bambini.

Questa volta lo stalker non ha ancora strappato tutte le pagine del calendario del suo ventunesimo anno ma è già autore di una minaccia seriale ai danni della sua ex fidanzatina, di appena 17 anni.

L’altra mattina la situazione è deflagrata intorno all’ora di pranzo quando la ragazza ha chiamato i carabinieri raccontando loro che il suo ex la stava ‘assediando’ sotto casa dopo essersi attaccato al citofono per chiederle di farla entrare. «Voglio fare una doccia, aprimi la porta» aveva ordinato senza successo. Così si era ulteriormente innervosito cominciando a dare in escandescenze. La ex fidanzata si è impaurita e ha chiamato i carabinieri i quali, conoscendo già la situazione e i suoi pregressi sono arrivati in un baleno per evitare che la cosa potesse degenerare.

Arrivati nella zona di Castello all’indirizzo indicato, hanno subito individuato il giovane, difronte il portone di casa della vittima, che da subito si mostrato arrogante e ostile al controllo assumendo un atteggiamento nervoso. Poi aveva cominciato a inveire un po’ in generale contro tutti proferendo frasi senza senso. I carabinieri già sapevano che i due avevano avuto una relazione sentimentale piuttosto burrascosa, durata circa un anno e terminata la scorso luglio a seguito di una furiosa lite nel corso della quale lui aveva procurato alla ragazza lesioni al polso sinistro con un morso, lesioni guaribili in 7 giorni. Da quel giorno il ragazzo aveva iniziato ad avere un atteggiamento insopportabile, per usare un eufemismo. Di fatto era diventato una persecuzione per la ragazza la quale lo scorso settembre 2016, esasperata, lo aveva denunciato per atti persecutori. L’altra mattina, dopo diversi tempo di silenzio, il ragazzino è tornato alla carica suonando insistentemente al citofono del portone ed avanzando la richiesta di «poter fare la doccia da lei».

I CARABINIERI visto lo stato di agitazione del giovane hanno richiesto l’intervento del personale del 118. Una volta verificato che lo stesso non avesse assunto droghe o alcool è stato dimesso con la diagnosi di “delirio persecutorio in paziente con storia di abuso di sostanza con attuale screening tossicologico negativo” e trasportato presso la struttura psichiatrica Oblate di Firenze.

am ag

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