Migranti, a Fiesole scoppia la polemica / FOTO

Fratelli d'Italia contro "l'accoglienza forzata"

Lo striscione contro il centro per immigrati esposto dai manifestanti

Lo striscione contro il centro per immigrati esposto dai manifestanti

Firenze, 11 agosto 2016 - Nel tardo pomeriggio di ieri, uno striscione con su scritto "Basta business dell’accoglienza: prima gli italiani" è stato esposto per alcuni minuti davanti al palazzo comunale di Fiesole. Autori del gesto militanti di Casaggì e di Fratelli d’Italia.

Le motivazioni dell’iniziativa sono state spiegate in una nota diffusa poco prima. "Quello dell’accoglienza dei profughi che vengono impiantati nel mese di agosto per rendere più difficili eventuali proteste – scrivono Alessandro Monnetti portavoce provinciale FdI e Marco Scatarzi presidente Casaggì di Firenze - è un business milionario che coinvolge cooperative (a Fiesole sempre la co&so) ed associazioni di vario orientamento, con l’avallo di un governo che sta permettendo l’invasione coatta dei nostri territori a spese dei contribuenti". Importanti le cifre che circoleranno anche a Fiesole: ben 48.000 euro al mese.

"Proprio in un periodo di pesante crisi economica- proseguono- dove le famiglie italiane stentano ad arrivare a fine mese. Alla retorica dell’accoglienza a tutti i costi e per tutti- chiude quindi la nota- andrebbe corrisposta una rigida selezione degli ingressi, ridefinendo le priorità che in ogni nazione sana dovrebbe avere: quelle della tutela del proprio popolo e della propria identità".

La manifestazione si è svolta in contemporaneamente all’arrivo del secondo gruppo di migranti nel centro di accoglienza di Borgunto, che arriva così ad avere quaranta ospiti, come da accordi con la Prefettura. Ad accoglierli il sindaco Ravoni e l’assessore Sottili. Sul territorio fiesolano sono inoltre presenti 12 nigeriani nel seminario vescovile e sei profughi alla Badia Fiesolana, seguiti dall’Istituto universitario europeo e Caritas.

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