Finisce la preghiera, comincia il suk: via Pietrapiana diventa «medina»

Un mercato abusivo ogni venerdì invade il rione

La merce esposta sul marciapiede è «riservata» ai fedeli in uscita

La merce esposta sul marciapiede è «riservata» ai fedeli in uscita

Firenze, 22 luglio 2017 - IL COLPO d’occhio è da medina di Tangeri: una guazzabuglio di teli, scarpe, borsoni, vestiti, chador, smartphone, cappellini e biciclette. Non paccottiglia di rifilare ai turisti in struscio. Ma «usato» vero e proprio destinato a un circuito chiuso: i quasi 3mila fedeli islamici che dopo la «Jumu’a», la liturgia comunitaria del venerdì, sciamano dal centro di preghiera di borgo Allegri verso via Pietrapiana. Roba da far sembrare una valanga di dilettanti, l’esercito di abusivi che ogni martedì prova a prendere d’assalto il mercato delle Cascine.

MA QUI, nel cuore di Sant’Ambrogio, la storia è diversa e, sopratutto a Firenze, non si è mai vista: il «mercato della moschea» comincia al giardino del Gratta di piazza dei Ciompi e finisce in via Pietrapiana sotto la pensilina delle Poste, all’incrocio con piazza Salvemini. In tutto 600 metri tondi di commercio e occupazione del suolo pubblico abusiva. Il rito è collaudatissimo e si ripete ogni venerdì, come ieri, dopo la preghiera del «Dohr», dalle 13.30 alle 14.30. Ma i preparativi cominciano almeno due ore prima quando una ventina di biciclette cariche di borsoni vengono posteggiate sotto la pensilina delle Poste del Michelucci. Dentro c’è il fardello di merce che due ore dopo sarà sdraiata sul marciapiede in attesa di essere venduta.

DIETRO il mercatino ci sono i nordafricani di fede islamica. E qui arriva l’altra bega per tutto il quartiere che ogni venerdì assiste impietrito al suq: le trattative. Quelle che partono fra venditori e acquirenti che puntano a strappare la merce al massimo ribasso. Il risultato: le discussioni, in pratica, avvengono in mezzo di strada e a ritmi serratissimi. Trovarsi nel mezzo e, magari, provare a entrare dentro le Poste facendosi strada nel carnaio diventa impossibile. Ma lo schiaffo più grande per tutta Sant’Ambrogio resta lo sguardo a piazza dei Ciompi, sotto i ferri per i lavori di restyling. Nel recinto che fino all’anno scorso ospitava lo storico mercatino delle Pulci solo ruspe, polvere e solitudine. A fianco la medina abusiva di via Pietrapiana. Gli ambulanti sfrattati dai Ciompi, quelli regolari, cuociono 300 metri più in là, in largo Annigoni avvolti nelle plastiche-sudario dei gazebo. I veri ospiti in terra straniera sono loro.

 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro