Lite per la droga fra bande rivali. La maxi rissa devasta McDonald’s

Spedizione punitiva nel locale alle 4 del mattino. Terrore fra i clienti

Il ristorante McDonald’s davanti alla stazione di Santa Maria Novella (foto repertorio)

Il ristorante McDonald’s davanti alla stazione di Santa Maria Novella (foto repertorio)

Firenze, 27 marzo 2017 - Qualcosa non è andata come doveva nella solita compravendita. Forse la ‘roba’ non era di qualità o le richieste di denaro erano superiori alle aspettative. Saranno le indagini a svelare perché i due gruppi di marocchini e peruviani sono finiti con l’affrontarsi all’interno del McDonald’s esterno alla stazione, devastando a colpi di bottigliate e calci il locale, senza nessuna pietà. Una specie di spedizione punitiva intorno alle 4 di mattina ha tenuto in ostaggio una quarantina di reduci della notte che speravano di poter prendere il proprio cappuccino come sempre, come all’alba di tutti i fine settimana. Ma le bande di malviventi, non contente di aver devastato il locale, non hanno risparmiato nemmeno i clienti. Solo l’intervento dei due addetti al controllo Secur&Secur ha riportato la situazione alla normalità. Ma facciamo un passo indietro.

La lite per droga sarebbe cominciata in piazza Santa Maria Novella dove i due peruviani si erano dati appuntamento come di consueto con gli spacciatori di turno. Secondo i racconti dei testimoni, gli uomini hanno cominciato a urlare, a litigare e a darsele fino a quando uno dei peruviani è scappato rifugiandosi all’interno del McDonald’s. Una fuga tra urla e minacce ( «T’ammazzo» le parole) attraverso piazza dell’Unità e piazza della Stazione, sotto gli occhi increduli dei ragazzi che tornavano a casa dalla nottata appena passata. «Mi sembrava di sognare – racconta un testimone -, è stato un inferno. Ho avuto paura». Infatti, i due peruviani e i sei marocchini – perché in un secondo momento sono arrivati anche i rinforzi - si sono affrontati in un’escalation di violenza, di cazzotti e spintoni e di bottiglie scaraventate contro il muro e poi usate come armi contro i clienti e i buttafuori del locale che con i loro corpi cercavano di fare da scudo. «Con i pezzi di vetro in mano simulavano anche gesti del tipo ‘Ti taglio la gola’, sono stati venti minuti terribili» si sfoga il testimone. Grazie all’intervento della sicurezza della catena di fast food, che è riuscita a consegnare i malviventi alla polizia, gli unici danni hanno riguardato la struttura: sedie spaccate, tavolini danneggiati, alcuni menù scheggiati. «Non si può permettere che accadano siminili episodi, ormai ci troviamo di fronte a gente senza scrupoli che si sente autorizzata a fare quello che gli pare. C’è qualcosa che non funziona nel sistema» commenta Aldo Cursano, presidente Fipe Toscana, che dà la sua piena solidarietà ai gestori del McDonald’s, «un punto di riferimento e una luce accesa 24 ore».

 

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