Tentati borseggi, scooter buttati in terra: notte brava di tre balordi in centro

Giovani e ubriachi, compresa ragazza minorenne. Uno aveva con sé un tirapugni letale, modificato con una lama

Il tirapugni modificato

Il tirapugni modificato

Firenze, 2 dicembre 2017 - Notte brava per un trio di balordi (due ventenni marocchini e una minorenne italiana) nel centro di Firenze.

La scorsa notte, intorno all’una, nella zona della piazza Santa Maria Novella, i carabinieri del Radiomobile hanno denunciato tre persone per danneggiamento aggravato. Si tratta di due marocchini, Z.A. del 1988 ed E.Q.S del 1994, nonché una minorenne italiana del 2000 di Prato. I due magrebini sono già noti alle forze dell’ordine per vari reati contro il patrimonio e la persona, in particolare il 29enne ha l’obbligo di dimora a Prato.

La notte brava del trio è iniziata all’interno di un pub nella zona di piazza Santa Maria Novella, dove alcuni testimoni hanno notato il più grande dei tre frugare nei giubbotti all’interno del locale. Il gestore ha chiamato i carabinieri ma i balordi si erano già allontanati.

Poi un testimone ha segnalato alla pattuglia che delle persone nella vicina via del Sole stavano volontariamente buttando per terra degli scooter lì parcheggiati. I tre, alla vista dei militari, hanno cercato di nascondersi in un portone per poi scappare verso via della Spada, ma dopo un breve inseguimento sono stati acciuffati. Per i tre, evidentemente ubriachi, è scattata la denuncia per danneggiamento aggravato in concorso dei tre scooter, mentre Z.A. è stato riconosciuto come autore del precedente tentato furto all’interno del pub.

In caserma, addosso al 23enne è stata trovata anche una dose di hashish. Il giovane balordo ha dato in escandescenze e alla fine è stato anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. L'altro marocchino aveva invece con sé un letale tirapugni modificato con una lama di circa 8 centimetri, sottoposto a sequestro, e di un cellulare ritenuto rubato. Quest’ultimo è stato dunque denunciato anche per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere e ricettazione, con il sequestro del telefonino in attesa di risalire al suo proprietario. La minore è stata infine affidata ai genitori.

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