Lo sciopero alla Malo (foto Germogli)
Firenze, 28 marzo 2017 - Venerdì scorso i lavoratori della Malo (azienda in mano a una holding di soci russi che produce cashmere, con oltre 60 addetti a Campi Bisenzio) hanno scioperato un’ora per dire “no” alla condotta dell’azienda che vuole mettere i dipendenti in ferie forzate. Ma a preoccupare la Filctem Cgil e la Femca Cisl di Firenze è anche e soprattutto la situazione generale: l’azienda - spiegano i sindacati - è in ristrettezza economiche (tanto da non poter rispettare le commesse perché manca il filo per tessere), si sono fatte scelte industriali sbagliate in passato, si attende la presentazione di un piano industriale.
“Il futuro dell’azienda è a rischio se non si trovano nuovi capitali”, dicono da Filctem Cgil e Femca Cisl. Che stamani, insieme ai lavoratori, hanno fatto un presidio di fronte ai cancelli dell'azienda in occasione della giornata di sciopero (adesione altissima).
Il 13 aprile è previsto un incontro in Regione sulla vertenza: sarà presente anche la proprietà di Malo. Fino a quella data, i sindacati si riservano la possibilità di organizzare altre iniziative di lotta.
Ma a stretto giro di posta è arrivata la risposta dell'azienda: il 13 aprile la Malo presenterà il nuovo piano industriale ai sindacati, ai rappresentanti sindacali degli stabilimenti di Campi Bisenzio e di Borgonovo Val Tidone e agli esponenti della Regione Toscana. È quanto si legge in una nota che arriva a poche ora dallo sciopero dei lavoratori di questa mattina. "La società è impegnata a proseguire le attività di sviluppo dell'azienda e sottolinea che gli azionisti continueranno a sostenere la società attraverso l'iniezione di nuova finanza" ha concluso la nota.
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