"O la smetti, o ti stacco il braccio". Maestra d’asilo finisce a processo

Gli episodi registrati dai carabinieri in una materna dell’Isolotto

Bambini all'asilo (foto archivio)

Bambini all'asilo (foto archivio)

Firenze, 7 marzo 2017 - «Colpito, afferrato energicamente ed offeso i propri alunni». Con questa accusa una maestra di una scuola d’infanzia del quartiere dell’Isolotto, è a processo per abuso dei mezzi di correzione. Ieri si è svolta la prima udienza, durante la quale alcune famiglie della classe si sono costituite parte civile contro di lei. La prossima udienza si terrà a maggio.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che nella scuola nascosero anche una telecamera che registrò gli episodi in cui la maestra, oggi 39enne, sarebbe andata oltre il suo ruolo. Grazie ai quei filmati, i pm Sandro Cutrignelli e Giovanni Salinas hanno potuto cristallizzare in un dettagliato capo d’imputazione una sequenza di casi che dovranno essere giudicati adesso dal tribunale. Sono tutti concentrati nel novembre del 2015 – periodo in cui era stata attivata nell’asilo l’intercettazione ambientale – e oltre alle immagini sono state captate anche le frasi urlate dall’insegnante. «Mi fai male», rispose uno dei suoi allievi, quattro anni e mezzo, quando la maestra lo avrebbe «afferrato in modo energico per le braccia, stringendolo, sollevandolo e mettendolo a sedere unitamente agli altri bambini».

Sempre lo stesso bimbo, un po’ più problematico degli altri, sarebbe stato pure «afferrato per i piedi» e «trascinato con la pancia verso il centro dell’aula, sollevandolo poi di peso e mettendolo a sedere su una panca».

OLTRE a questi interventi «energici», l’insegnante avrebbe fatto sbattere la testa del bambino contro il muro, lo avrebbe ammonito con frasi del tipo «ti stacco il braccio» o, al culmine della collera, «tu non mi rivolgere nè la parola e non mi sfiorare oggi... perché mordo anche io, sai? In modo diverso da te, ovvio!».

ste.bro.

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