Lorenzo Baglioni si racconta a un passo dal palco di Sanremo / FOTO

Il 7 o l'8 febbraio la sua esibizione con “Il Congiuntivo”, in gara nelle Giovani Proposte

Lorenzo Baglioni, fra le Giovani Proposte di Sanremo

Lorenzo Baglioni, fra le Giovani Proposte di Sanremo

Sanremo, 4 febbraio 2018 - Per Lorenzo Baglioni è iniziato davvero il conto alla rovescia per la partecipazione al 68esimo Festival di Sanremo che lo vedrà protagonista della sezione Giovani Proposte. Con la sua “Il Congiuntivo” si prepara infatti a calcare il palco del Teatro Ariston, mercoledì 7 o giovedì 8 febbraio in base alle selezioni. Una carriera iniziata a cavallo fra il teatro e l'web e che lo ha visto protagonista di decine di video dal successo crescente. A pochi giorni dall'inizio della gara, all'interno di una delle manifestazioni canore più importanti nel mondo, facendo un excursus della tua carriera, come vedi il Lorenzo di oggi rispetto a quello dei suoi esordi? “Credo che Lorenzo sia sempre lo stesso. Non lo dico in modo retorico perchè non mi senta cambiato, ma semplicemente perché l'entusiasmo, la curiosità e la passione che metto in ciascuno dei miei progetti, restano immutati negli anni. Dal mio punto di vista quindi non vedo differenze anche se ovviamente è cambiato ciò che mi circonda: è cresciuto il numero delle persone che viene a vedermi e che mi segue, e le cose che faccio hanno un altro valore. Di questo sono tuttavia molto contento perché significa che il percorso intrapreso è quello giusto”. Come ti sei preparato per Sanremo? “Sicuramente Sanremo è un evento di grande rilievo a livello internazionale e prepararsi bene per affrontarlo è doveroso, è un segno di rispetto. Ma, e anche questo lo dico senza retorica, che io debba prepararmi per la “sagra del tortello” o per Sanremo, forse proprio perché vengo dal mondo del teatro nel quale ti insegnano un certo rigore nella preparazione, ho sempre cercato di dare il massimo per affrontare al meglio il palcoscenico. Questo sia per il rispetto verso il mio lavoro e verso le persone che lavorano insieme a me, sia per il rispetto dovuto a chi viene a vedermi. E se sono pochi devi loro ancora di più, altrimenti la volta dopo non vengono neppure loro (ride ndr). Insomma, non è la grandezza della manifestazione che influisce sulla qualità della preparazione. Ovvio che per Sanremo, sarei ipocrita a dire il contrario, c'è molta più tensione, l'evento ha un'altra portata. Ma l'ho affrontato come ho sempre cercato di preparare ciascuno dei miei spettacoli: con molta attenzione ai dettagli e alla parte scenica dell'esibizione e grande cura alle armonizzazioni del pezzo”. So che ci tieni a rammentare le persone che collaborano con te e che, in questo caso, ti accompagneranno a Sanremo “In questa avventura sanremese saranno con me sul palco dell'Ariston Damiano Sardi, che è da sempre molto presente in quello che faccio compreso il mio primo disco “Bella, Prof” che uscirà il 16 febbraio; poi ci sono Valerio Bellini, che ha curato anche la parte coreografica, Simone Gaggioli e Marco Gentili in arte “Zio Panino”. Immedesimati nella situazione. Sei stato annunciato e arrivi davanti al microfono. Un attimo prima di iniziare a cantare, a chi rivolgerai il tuo pensiero e a chi ti senti di dover dire grazie per questo bel traguardo raggiunto? “Faccio fatica a scegliere un solo nome, perché tante sono le persone che orbitano intorno a me e che hanno permesso al mio progetto di prendere una dimensione molto più grande di quello che potevamo aspettarci. Mi sento di rispondere mio fratello Michele che, fra le persone che collaborano con me professionalmente e i miei affetti, rappresenta la giusta sintesi o, per dirla in termini matematici, l'intersezione dei due insiemi”. Come ti senti in questo momento, a un passo dal palco di Sanremo? “Devo dire che sono molto meno teso di quanto avrei pensato. Ero molto più in ansia a dicembre quando sono stato una settimana a Sanremo in occasione delle selezioni finali per l'accesso a Sanremo Giovani. Immagino che nei prossimi giorni la tensione crescerà e diventerà palpabile, in ogni caso vorrei cercare di godermi questo momento che ho il privilegio di poter vivere, perché avendo fatto le selezioni ho visto tanti artisti molto bravi che purtroppo, per un fatto numerico, non potranno essere qua. E poi vorrei che la tensione non prendesse il sopravvento perché soltanto se riuscirò a divertirmi io sarò in grado di far divertire il pubblico”. Ripercorrendo la tua carriera, Lorenzo Baglioni è: youtuber, cantante, musicista, comico di Zelig, attore teatrale, attore cinematografico, speaker radiofonico. Insomma ti manca solo il balletto insieme a Roberto Bolle e hai fatto l'en plein. Scherzi a parte, fra le tante strade che hai intrapreso quale senti più tua? In altre parole, cosa ti piacerebbe fare da grande? “In realtà ogni mezzo di comunicazione ti permette di fare qualcosa di diverso e di raccontare qualcosa con modalità differenti. Quindi mi sento molto fortunato di essere riuscito a sperimentare varie cose. Alla radio ad esempio tutte le volte che faccio interviste mi rendo conto di quanto sia bello. Un comune denominatore (altro termine matematico ndr) a tutto questo direi però che c'è, ed è la musica. Che infatti io sia in teatro o in radio, la musica è un elemento fondamentale che mi piace che ci sia. Direi che il mix fra musica e recitazione, coniuga bene le mie due grandi passioni, che sono entrambe presenti anche nel mio disco “Bella, Prof”. C'è un'ulteriore strada che intraprenderai a breve: quella del presentatore di un tuo programma che andrà in onda su Sky Uno e che si chiamerà Bella Prof, come il disco. Ci vuoi raccontare i dettagli? “Saranno 12 puntate, che andranno in onda nel mese di marzo, una per ogni canzone didattica del disco, potrei definirle delle pillole. Accoglierò il pubblico come un vero presentatore ed è una sfida che accolgo con grade entusiasmo. All'interno di ogni puntata ci sarà anche una rubrica che si chiama “20 secondi con l'esperto” e che vedrà un piccolo intervento di un autorevole personaggio, diverso a seconda della materia che tratteremo”. E per Bella, Prof, il disco, c'è già in ponte un tour nazionale “Un bel tour che farà tappa in cinque grandi città: il 14 marzo al Teatro Dehon di Bologna; il 19 marzo al Teatro Italia di Roma, il 21 marzo all'Obihall di Firenze, il 22 marzo al Teatro Don Bosco di Chioggia e il 28 marzo al Teatro Nuovo di Milano”. Intanto, in attesa di Sanremo, una grande vittoria è già arrivata. Insieme a Mirkoeilcane, Mudimbi sei in finale per il Premio Jannacci 2018. Come hai accolto questa notizia che hai subito condiviso sui social con i tuoi fans? “E' una notizia che ho appreso in modo casuale mentre stavo andando a fare delle interviste e sono stato felicissimo, quasi incredulo, ma decisamente molto orgoglioso. Oltre al prestigio del premio il riconoscimento racchiude infatti il nome di un personaggio del calibro del maestro Jannacci. In fondo uno dei miei maggiori successi è stata proprio una sua cover, una rivisitazione della celebre Vengo anch'io no tu no, scritta da me e mio fratello per perorare la causa di Iacopo Melio e della sua associazione “Vorrei prendere il treno”, attiva nell'abbattimento delle barriere architettoniche”. Un Lorenzo Baglioni che ha curato tantissimo anche il proprio look per Sanremo... “Non si può andare a Sanremo vestiti a caso, sempre per il rispetto che la manifestazione merita. E quindi ho lasciato che “a vestirmi” fossero le persone giuste, quelli che lo sanno fare (ride ndr). Fra gli altri outfit scelti non mancherà una giacca di colore rosso che ricorda tantissimo quella che mi ha accompagnato in tanti miei video (compreso Canto anch'io con Iacopo Melio ndr) e che era stato un regalo di Alessandro Riccio, uno dei miei primi maestri di teatro”. Ti chiedo un pensiero per i lettori de lanazione.it che ti seguono ormai da diversi anni e leggono sempre numerosissimi le notizie che ti riguardano “Come ho avuto modo di dire in questi ultimi giorni, in occasione di una diretta Facebook, rivolgo a tutti coloro che mi seguono un grazie sincero di cuore. Se sono qua il merito è anche di chi mi ha seguito con affetto e che mi ha dato lo stimolo per lavorare sempre meglio. Mi piacerebbe riuscire a portarli tutti quanti con me in questa avventura sanremese. Fisicamente non sarà possibile e quindi cercherò di farlo con i mezzi che la tecnologia mi mette a disposizione: farò qualche diretta Facebook e qualche story su Instagram per rendervi partecipi di questa straordinaria esperienza ”.

E tutta la potenza, l'intelligenza e la capacità comunicativa ma anche quel briciolo di autoironia che fanno di Lorenzo Baglioni una grande persona ancor prima che un grande artista, è racchiusa nel commeto a corredo di un suo post di Instagram, con il quale, protagonista un trolley e gli immancabili cuori con il congiuntivo scritto sbagliato, comunica il suo arrivo nella città di Sanremo: “Comunque “VADI” sarà un successo”. E noi, caro Lorenzo, te lo auguriamo di vero cuore il successo che stai riscuotendo e che meriti.  

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