Inchiesta sulla corruzione all'università, tolti gli arresti domiciliari a 6 professori

Per un docente c'è l'annullamento della misura cautelare. Per altri cinque rimane l'interdizione dall'insegnamento. Le decisioni del Tribunale del Riesame

Militari della guardia di finanza  (foto di repertorio)

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Firenze, 17 ottobre 2017 - Attenuate le misure cautelari nei confronti di sei professori sui sette che erano finiti agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, sulla presunta corruzione all'università di Firenze e in altri atenei italiani. Per i professori Adriano Di Pietro, Giuseppe Maria Cipolla, Fabrizio Amatucci, Guglielmo Fransoni e Giuseppe Zizzo, che erano agli arresti domiciliari, sono rimaste l'interdizione dall'insegnamento e dalle attività accademiche per dieci mesi. Restano comunque, per il tribunale, i gravi indizi di colpevolezza. Annullati gli arresti domiciliari per il professor Alessandro Giovannini. Resta immutata, invece, la misura cautelare degli arresti domiciliari per il professor Valerio Vicari, che non aveva presentato ricorso al tribunale del riesame. Inoltre il tribunale ha respinto le eccezioni di incompetenza territoriale proposte dai difensori dei docenti indagati.

 

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