Crac della Richard Ginori, condannati gli ex manager

Erano accusati di aver dissipato il patrimonio della Richard Ginori, storico marchio di porcellane con sede a Sesto Fiorentino

Roberto Villa (foto Germogli)

Roberto Villa (foto Germogli)

Firenze, 17 gennaio 2018 - Erano accusati di aver dissipato il patrimonio della Richard Ginori, storico marchio di porcellane con sede a Sesto Fiorentino, attraverso la vendita del complesso immobiliare che ospitava la produzione. Il tribunale di Firenze, presidente Gaetano Magnelli, ha condannato oggi per bancarotta fraudolenta gli ex manager dell'industria Richard Ginori 1735, Roberto Villa, già presidente del cda, a 4 anni, e gli amministratori Alessandro Mugnaioni, Alberto Franceschini, Mauro Zanguio, a 3 anni.

I quattro erano imputati del crac della storica azienda, dichiarata fallita nel 2013, per aver dissipato il patrimonio sociale cedendo nel 2004 lo stabilimento di Sesto Fiorentino per un'operazione immobiliare non realizzabile e diversa dall'oggetto sociale che prevede la produzione di porcellane e ceramiche. Per il pm Luca Turco non c'erano le condizioni per l'operazione, a partire dai bilanci in perdita (6,2 mln di rosso nel 2003 e ben 27,5 mln nel 2004) tali da non consentire iniziative. Villa era anche accusato di aver favorito nel 2011 pagamenti da Richard Ginori 1735 a Starfin spa, società riferibile allo stesso Villa, nonostante il dissesto della Richard Ginori e a danno degli altri creditori. 

 

 

 

 

 

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