Fontana del Nettuno, restauro spettacolare e 'aperto al pubblico' / FOTO

La statua potrà essere vista da vicino come mai prima d'ora. Visite gratuite

La fontana del Nettuno (Umberto Visintini / New Press Photo)

La fontana del Nettuno (Umberto Visintini / New Press Photo)

Firenzed, 28 aprile 2017 - La statua del Nettuno, chiamata il 'Biancone'  a pochi centimetri, potrà essere vista da vicino come mai prima d’ora. Dalla prossima settimana questa esperienza sarà possibile grazie a una serie di visite guidate organizzate nel cantiere del restauro del complesso dell’Ammannati in piazza della Signoria. Il restauro costa 1,5 milioni di euro nel triennio 2016-18, arrivati dalla maison Salvatore Ferragamo tramite Art Bonus. Oggi siamo nella fase del primo lotto, che durerà un anno e costerà 600 mila euro.

Il progetto è curato dalla Direzione Servizi Tecnici, Servizio Belle Arti del Comune e l’impresa esecutrice è la RAM, Restauri Artistici e Monumentali. Le visite guidate saranno possibili dal 3 maggio, una al giorno, nei feriali, e saranno gratuite. Occorrerà prenotarsi su www.nettunofirenze.it, sito internet che segue l’andamento dei lavori. Attivo anche l’account Instagram @ilbiancone.

“Il colossale Nettuno – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – è uno dei simboli più noti e amati della città. Il suo necessario restauro non deve però impedire di godere della sua visione e per questo abbiamo voluto un cantiere il più possibile ‘aperto’. Le visite guidate, pensate per i fiorentini ma anche per i turisti, saranno un’occasione unica per osservare il ‘Biancone’ a pochi centimetri e da una prospettiva inedita e sono certo che renderanno piazza della Signoria ancora di più un emozionante museo a cielo aperto”. “Questa operazione oggi ulteriormente rafforzata dall'iniziativa di poter visitare la fontana durante la fase di restauro comunica un messaggio importante, vale a dire quanto la collaborazione fra pubblico e privato, unitamente al rispetto dei reciproci ruoli, possa creare progetti coordinati a vantaggio della continua evoluzione qualitativa della città e vuole essere un ringraziamento della nostra famiglia a Firenze ed all’intenso sodalizio creato da mio padre che prosegue tuttora – ha affermato Ferruccio Ferragamo - e ci auguriamo che operazioni come questa possano ripetersi sempre di più perché il nostro Paese è ricco di monumenti e luoghi stupendi che meritano di essere restaurati e messi a disposizione di tutti”. La Commissione cultura, presieduta da Maria Federica Giuliani, ha effettuato un sopralluogo, assieme al sindaco, per visionare il cantiere del restauro.

La storia 

Nel 1559 Cosimo I de’ Medici bandì un concorso per creare la prima fontana pubblica di Firenze, al quale parteciparono i più importanti scultori fiorentini dell’epoca: venne scelto il Nettuno di Bartolomeo Ammannati perché giudicato più significativo nell’esaltare i gloriosi traguardi marinari raggiunti in quei decenni dal Granducato di Toscana. L’apparato scultoreo venne eseguito tra il 1560 e il 1565, e fu inaugurato in occasione delle nozze tra Francesco I de’ Medici e la granduchessa Giovanna d’Austria il 10 dicembre 1565. La figura di Nettuno, realizzata in marmo bianco di Carrara riprende i tratti di Cosimo I de’ Medici, si erge su un piedistallo decorato con le statue di Scilla e Cariddi al centro della vasca ottagonale che contiene i quattro cavalli del cocchio. Ai suoi piedi stanno tre tritoni intenti a suonare delle tibie che zampillano acqua. Agli angoli della vasca sono presenti i gruppi di divinità marine, ciascuna delle quali ha ai piedi un corteo di ninfe, satiri e fauni in bronzo. La scultura marmorea non riuscì da subito ad ottenere l’apprezzamento dei fiorentini che scherzosamente diedero al Nettuno il soprannome di “Biancone”. L’intervento di restauro Il progetto di restauro approvato dall’Amministrazione nel 2016 è elaborato sugli esiti di una estesa campagna di indagini diagnostiche curate tra il 2009 ed il 2010 dall’Opificio delle pietre dure.

L’intervento comprenderà la pulitura delle superfici marmoree e bronzee per la rimozione delle alterazioni superficiali rilevate dalle indagini, alcuni consolidamenti sugli elementi che compongono il colosso e protezione finale delle superfici monumentali. Inoltre si prevede la realizzazione di un nuovo impianto idraulico di trattamento e ricircolo delle acque con la revisione di tutto il sistema di alimentazione e distribuzione dei getti e degli zampilli. 

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