Emergenza caldo a Sollicciano: "Le misure preventive attuate solo parzialmente"

Il cappellano del carcere e l'associazione radiocale "Andrea Tamburi" denunciano la situazione pesante in questi giorni per detenuti, agenti e operatori

La conferenza stampa sull'emergenza caldo a Sollicciano

La conferenza stampa sull'emergenza caldo a Sollicciano

Firenze, 2 agosto 2017 - Il caldo torrido di questi giorni è particolarmente pesante per chi vive o lavora in carcere, per detenuti, agenti di polizia penitenziaria, operatori. Così, sfidando il sole di mezzogiorno, proprio all'esterno del carcere fiorentino di Sollicciano il cappellano don Vincenzo Russo e Massimo Lensi ed Emanuele Baciocchi (associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi”) hanno tenuto una conferenza stampa per denunciare una situazione molto pesante. 

Russo, Lensi e Baciocchi  hanno sottolineato come ogni anno questa emergenza si ripeta, "anche perché le misure preventive che dovrebbero essere organizzate per tempo vengono messe in atto solo parzialmente". Le circolari del Dap (il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria)  "individuano alcune misure preventive come quella di prevedere una diversa modulazione degli orari dei passeggi e assicurare e implementare la funzionalità dei punti idrici a getto e/o dei nebulizzatori nei cortili di passeggio. Le stesse circolari invitano la direzione ad assicurare l’apertura dei blindi durante le ore notturne, e a riformulare i menù giornalieri prevedendo la disponibilità degli alimenti consigliati nella stagione estiva. Misure certamente non sufficienti a garantire la vivibilità delle celle, ma che andrebbero comunque attuate pienamente".

Don Russo, ha ricordato "come sia difficile in queste condizioni intraprendere significativi percorsi rieducativi per i detenuti e lavorare con la dovuta serenità. Va dato atto alla direzione del carcere fiorentino di far tutto il possibile per attenuare i disagi, ma senza l’aiuto delle istituzioni cittadine e del Provveditorato per l’amministrazione penitenziaria i tentativi messi in atto sono destinati a sciogliersi sotto il sole torrido di queste ore".

Lensi e Baciocchi hanno ricordato come" la battaglia del Partito Radicale per il rientro nella legalità delle strutture carcerarie italiane passi anche dal coinvolgimento pieno di tutti gli attori sociali e istituzionali". I due esponenti radicali hanno annunciato che il 16 agosto partirà l'iniziativa nonviolenta del Grande Satyagraha "affinché il Governo emani entro l’estate i decreti attuativi del disegno di legge di Riforma dell’ordinamento penitenziario 'per l’effettività rieducativa della pena' secondo quanto previsto dalla Costituzione".

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