Gérard Depardieu: un duro dal cuore tenero, l'incontro con i fan in libreria / FOTO

Alla Feltrinelli Red in versione scrittore con «L’innocente»

Gerard Depardieu firma le copie del suo libro alla Feltrinelli Red (New Press Photo)

Gerard Depardieu firma le copie del suo libro alla Feltrinelli Red (New Press Photo)

Firenze, 30 ottobre 2016 - Tatuaggi bene in vista nella t-shirt a maniche corte, sguardo da duro e pochi sorrisi. Bocca cucita con la stampa, e spazientito coi fotografi che vogliono immortalarlo. Poi però, quando le fan gli si avvicinano, si scioglie fino a concedere una marea di autografi e selfie, alternando il suo francese a un personalissimo italiano francesizzato. Gérard Depardieu del resto ieri pomeriggio era lì per loro, per i suoi fan, che hanno affollato la Feltrinelli Red di piazza della Repubblica per conoscere dal vivo l’icona del cinema francese.

E non li ha delusi, tenendo bene il ruolo con cui è conosciuto e amato in tutto il mondo, da duro col cuore tenero. Proprio come traspare dalle pagine del suo libroInnocente’, edito da Clichy, in cui si racconta in un flusso travolgente in cui parla della sua vita e delle sue emozioni senza risparmiare nessuno, soprattutto il potere in tutte le sue forme, e in particolare quello delle grandi case di produzione cinematografiche e televisive.

Senza peli sulla lingua, il grande attore fa nomi e cognomi, espone la sua rabbia, ricorda il suo passato, gli amici dei tempi lontani, e quelli di oggi. Sette i capitoli: Dell’amicizia; Il cinema è anche questo; Un mondo politico; Ciò che mi tiene in vita; Non credo nelle civilizzazioni; La porta aperta. E infine l’ultimo, che dà il titolo al volume: Innocente.

Un libro che è piuttosto un viaggio dentro la testa di uno degli attori più dissacranti di Francia, che rimpiange il tempo che fu, ma allo stesso tempo condanna ferocemente il presente. Più che un’autobiografia, è dunque una denuncia questo volume in cui si confessa, e in cui racconta, finalmente e completamente, la propria complessa e contraddittoria interiorità, sviscerando i suoi pensieri sulla religione - per due anni si è convertito all’Islam – e toccando vari altri temi, dalla politica con la sua carica di ipocrisia, alla morte.

«Sono sempre riuscito a trovare dentro di me una forza, la forza della vita, il mio amore per la vita e per gli altri – scrive Depardieu -. Ciò che conta è davvero l’energia. E l’energia è semplicemente non avere paura. È guardare la gente dritta negli occhi con amore. La bellezza che è nel’anima è sempre nello sguardo. È lo sguardo che parla. Ci sono sguardi più o meno pesanti, ma uno sguardo deve sapere reggere. Niente è più bello e stimolante di sapere guardare l’anima dell’altro».

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