Statua su sperone del ponte alle Grazie, Clet condannato a pagare 10mila euro di multa

Il suo 'Uomo comune', una sagoma minimale in metallo e vetroresina, gettava un passo nel vuoto, verso il fiume

L'omino sul ponte di Clet (New Press Photo)

L'omino sul ponte di Clet (New Press Photo)

Firenze, 25 maggio 2017 - L' 'Uomo comune', la statua che tra il 2014 e il 2016 fiorentini e turisti hanno visto su una pigna (sperone) del ponte alle Grazie, è stato condannato a 10.400 euro di ammenda senza sospensione della pena. A pagare la multa sarà chiaramente Clet Abraham, l'artista di origine francese conosciuto come Clet, condannato per la prima volta da un tribunale italiano: il pm Gianni Tei aveva chiesto 15.000 euro di multa senza sospensione della pena.

Il giudice Sabina Gallini dopo la camera di consiglio ha deciso la condanna: un'ammenda di 9.150 euro ai quali vanno aggiunti 1.250 euro (in sostituzione di 5 giorni di carcere). L'accusa era di aver eseguito un'opera senza autorizzazione in un'area di pregio e di 'invasione' abusiva di spazi pubblici. Clet, che prima della sentenza ha definito la vicenda una «buffonata», è rimasto «dispiaciuto e sorpreso» della decisione del giudice, ma è comunque pronto a riprovarci: «È una cosa che piace alla gente. Se non avessi il sostegno delle persone mi fermerei». Il suo difensore, l'avvocato Giacomo Passigli, ha già annunciato che ricorrerà in appello. Nell'udienza di oggi il pm Tei, ha ricordato come l'artista abbia avuto problemi per le sue installazioni anche in altri Paesi, primo fra tutti il Giappone dove, nel 2015, la sua compagna venne arrestata per averlo aiutato a sistemare a Osaka i cartelli stradali 'rivistì dall'artista e noti in tutto il mondo. L'Uomo comune, una sagoma minimale in metallo e vetroresina che gettava un passo nel vuoto, verso il fiume, da uno degli speroni del ponte di fronte a Ponte Vecchio, venne sistemata da Clet una prima volta nel 2014 e, dopo circa un mese, fu rimossa dai vigili urbani perché non autorizzata. L'artista fu multato. Qualche mese dopo lui la riposizionò nello stesso punto e nel giugno 2016 i vigili intervennero per rimuoverla, in questo caso anche per la sua pericolosità: alcuni vandali avevano cercato, senza riuscirci, di farla cadere in Arno. Clet ha il suo laboratorio poco lontano da ponte alle Grazie, in via San Niccolò. 

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