Corridoio Vasariano chiuso, 'mancano le uscite di sicurezza e troppo caldo'

Non è a posto con le normative antincendio e, col caldo torrido di questi giorni, è praticamente inagibile

Il tratto finale del Corridoio Vasariano

Il tratto finale del Corridoio Vasariano

Firenze, 11 luglio 2016 - Non è a posto con le normative antincendio e, col caldo torrido di questi giorni, è praticamente inagibile. Dunque, il Corridoio vasariano degli Uffizi di Firenze, per il momento, non sarà visitabile per i gruppi. La decisione "con effetto immediato", arriva dalla direzione delle Gallerie, ma è stata disposta dal comando provinciale dei Vigili del fuoco "a seguito di un esposto - fa sapere il museo - sulle condizioni di sicurezza attuali dell'ambiente, presentato nei mesi scorsi alla Prefettura". Dopo l'esposto, infatti, c'e' stato anche un sopralluogo dei pompieri, che ha portato alla scelta.

La 'denuncia' e' del 7 aprile scorso ed è firmata da Learco Nencetti, coordinatore toscano del sindacato Confsal-Unsa Beni Culturali, che chiedeva la "verifica del rispetto su norme di prevenzione antincendio nei luoghi di lavoro" del Vasariano e, se assenti o insufficienti, "disporre a garanzia dell'incolumità pubblica l'immediata chiusura preventiva del Corridoio all'accesso di visitatori". A ulteriore conferma della sospensione delle visite, continua la nota degli Uffizi, ci sono "le temperature eccezionalmente alte di questi giorni, che oltrepassano i limiti regolamentari per visitatori e custodi", e che "rendono comunque inagibile l'ambiente". Un problema quello del clima, sottolinea la direzione, che "conferma la giustezza della scelta di rimuovere le opere pittoriche dal suo interno a causa delle condizioni climatiche non favorevoli per la loro conservazione".

"Il problema delle norme antincendio nel Corridoio Vasariano è causato, principalmente, dalla sua lunghezza, circa 800 metri, e dal fatto che le uscite sono solo due, una all'inizio e una alla fine". Lo conferma il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Firenze, l'ingegner Roberto Lupica, che dopo l'esposto presentato nei mesi scorsi ha indicato alla direzione degli Uffizi e al ministero di Beni Culturali e Turismo le possibili soluzioni ma ha anche confermato l'impossibilità, allo stato, di concedere l'utilizzo per visite di gruppo o di singoli.

«Soluzioni ci sono - conferma Lupica - ma prima di tutto la direzione del museo deve decidere cosa fare del Vasariano. Così com'è non è fruibile neppure per visite saltuarie». Il comandante conferma che dopo l'esposto, «molto articolato», i vigili del fuoco hanno effettuato una serie di controlli sia alla Galleria degli Uffizi sia al Corridoio, anche in considerazione del cantiere aperto e della fruibilità da parte dei visitatori. «Nel museo non abbiamo riscontrato particolari problematiche - conclude ancora Lupica -. Certo tutto è migliorabile ma con la direzione abbiamo lavorato senza particolari problematiche. Diverso è il discorso sul Corridoio per il quale siamo disponibili a valutare i progetti che ci dovessero essere presentati, e pure le deroghe che sono possibili per i musei».

Attualmente vi sono accolte circa 700 opere, delle quali 500 autoritratti; nessuna al momento, risulta essere stata spostata. L'area, secondo il piano di riorganizzazione del direttore Eike Schmidt, (che nei mesi scorsi aveva annunciato di volerlo aprire maggiormente al pubblico, dunque oltre il sistema di visite organizzate su prenotazione in base alle quali viene aperto oggi) avrebbe dovuto essere chiuso per interventi di adeguamento alla nuova funzione a partire da ottobre. L'dea di Schmidt era anche quella di 'spogliarne' le pareti dagli autoritratti, e spostarne un nucleo di cinquanta, a rotazione, in apposite sale ricavate al primo piano degli Uffizi: la restante gran parte sarebbe stata avviata ai depositi.

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