Firenze, il primario: "Invidie all'ospedale di Careggi, impossibile lavorare"

L’addio del direttore di Chirurgia della mammella: torna nelle Marche con un superprogetto

Carlo Mariotti

Carlo Mariotti

Firenze, 7 febbraio 2018 - "Appena arrivato ho trovato un ostracismo totale da parte dei colleghi, è stato complicatissimo riuscire a lavorare, praticamente impossibile collaborare in reparto". Il nuovo primario di Chirurgia della mammella di Careggi, Carlo Mariotti, arrivato a settembre da vincitore di concorso, ha già rassegnato le dimissioni.

Dal 22 febbraio tornerà in servizio all’azienda ospedaliero universitaria Torrette di Ancona: lui viene da lì, aveva diretto la struttura per sei anni prima di lanciarsi in una nuova avventura professionale a 62 anni.

"Mi è stata fatta una proposta dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli che non ho potuto rifiutare", racconta il chirurgo che già ieri ha cominciato a salutare i colleghi di Careggi: ormai la sua permanenza qui ha i giorni contati, finiti gli interventi di chirurgia programmati in questa settimana, il 17 febbraio, tornerà nelle Marche dove per lui sarà attrezzato un centro di alta specializzazione.

Una decisione improvvisa, benché arrivata con un’allettante proposta marchigiana, maturata nel giro di poche ore, quando i malumori interni a Careggi erano arrivati fino alla direzione che in pochi giorni ha convocato l’intero staff della struttura dipartimentale per un duro confronto sulle ragioni del sodalizio mai nato con il nuovo responsabile.

Erano state segnalate irregolarità nella gestione delle liste di attesa e nell’organizzazione del lavoro in sala operatoria, oltre al fatto che non era mai stato digerito che al medico fosse stata stata lasciata l’opportunità di continuare a visitare in libera professione ad Ancona. Mai per un istante, la direzione sanitaria di Careggi, in questo momento di passaggio del testimone alla guida dell’azienda fra Monica Calamai e Rocco Damone, ha lasciato solo il professionista.

"Invidie e gelosie non hanno permesso a Carlo Mariotti di integrarsi al meglio, ma le irregolarità sono frutto di invenzione: illazioni che si sono intensificate in questo ultimo periodo perché a fine febbraio scade il termine dei sei mesi dall’entrata in sernizio per cui è possibile recedere dall’incarico senza penali", spiega il direttore sanitario Luca Lavazza che si è trovato a dover gestire la patata bollente. Dunque Mariotti sarebbe stato mobbizzato e impossibilitato a lavorare in un clima di serenità.

"Venire qui a Careggi è stata un’opportunità bellissima, l’ospedale è un fiore all’occhiello della sanità italiana – spiega – Io me ne vado perché non potevo rifiutare l’offerta che mi è stata fatta".

Careggi, intanto, per mettere a tacere chi dice che le pazienti siano in fuga da Careggi, che ci sia stato un reindirizzamento verso l’unità operativa diretta da Andrea Herd-Smith a Ponte a Niccheri, fornisce i numeri. "Nei primi tre mesi di attività la chirurgia della mammella diretta dal dottor Carlo Mariotti ha incrementato a Careggi il numero di pazienti operate, la complessità della casistica e ridotto le attese", dice il ds Lavazza. Dal primo settembre 2017 al novembre dello stesso anno, dopo l’unificazione delle strutture dedicate alla chirurgia della mammella e l’arrivo di Mariotti, il settore ha aumentato di 66 casi, circa 22 al mese, le pazienti operate rispetto ai mesi di marzo, aprile e maggio.

"Inoltre è aumentata la complessità della casistica trattata con un incremento di 35 casi di neoplasia maligna. L’attesa per le pazienti oncologiche si è quindi progressivamente ridotta arrivando a una media di 20 giorni", spiegano ancora dalla direzione.

"I dati confermano il miglioramento delle performance della senologia di Careggi con un incremento dell’attrattività da fuori regione con prevalenza dalla Regione Marche dove Mariotti, molto conosciuto e apprezzato, svolge attività ambulatoriale libero professionale, nel pieno rispetto della normativa vigente".

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