La scomparsa di Carla è un giallo. Le ultime telefonate. Poi il nulla

Risulta dispersa da lunedì, le ricerche andranno avanti fino a sabato

Carla Fredducci

Carla Fredducci

Sesto Fiorentino, 18 agosto 2017 - LE RICERCHE di Carla Fredducci, l’escursionista 58enne di Sesto Fiorentino dispersa dallo scorso lunedì nei boschi della Val di Zoldo nel Bellunese, proseguiranno almeno fino a domani. Tutte le forze impegnate in questi giorni in una massiccia operazione di controllo di un ampio territorio montano hanno infatti deciso, durante il vertice che si è tenuto ieri mattina in Prefettura a Belluno, di fare un ulteriore ed estremo tentativo anche se le speranze di trovare la donna ancora in vita sembrano davvero ridotte al lumicino. Ieri nella zona battuta dalle squadre di soccorso è stato ritrovato anche un sacco a pelo che, però, non ha niente a che fare con la scomparsa dell’escursionista.

LE RICERCHE, con interventi pianificati nel dettaglio ieri, riprenderanno oggi alle 7 con la speranza di trovare qualche traccia. Se domani Carla non dovesse essere ritrovata si deciderà però come procedere. Intanto mentre la macchina dei soccorsi prosegue il tentativo è anche quello di capire, concretamente, che cosa possa essere davvero accaduto il giorno prima di Ferragosto ricostruendo il percorso fatto da Carla lo scorso lunedì.

La donna era partita verso le 10,30, accompagnata dal compagno in macchina, con l’intenzione di raggiungere Focella Tovanella e poi rientrare. Una escursione che avrebbe effettuato da sola. Intorno alle 13-13,30 era stata avvistata da alcuni escursionisti a poca distanza dalla meta: circa una ventina di minuti dalla forcella. In particolare uno dei camminatori, che potrebbe essere stato l’ultimo a vedere Carla, ha poi riferito di avere visto la donna, incrociata mentre saliva in forcella, particolarmente stanca e provata. L’uomo è stato anche risentito una seconda volta ed ha confermato in tutto e per tutto la versione già fornita. Alle 13,40, quindi pochi minuti dopo questo incontro, Carla aveva poi parlato con una amica cui avrebbe comunicato di essere in fase di discesa. Più tardi, esattamente alle 15,40, dal telefono cellulare di Carla era invece partito l’allarme al 118: la donna in particolare aveva riferito di essere caduta facendosi male alle braccia nell’area del rifugio Bosconero senza però essere in grado di dare una posizione precisa. Da quel momento il cellulare, un telefono di vecchia generazione e non uno smarthone, è rimasto però muto ed è stato impossibile geolocalizzarlo. Nel suo lungo itinerario, che rappresenta un po’ un mistero, Carla non si è mai fermata tra l’altro al rifugio Bosconero da cui è sicuramente passata, almeno all’andata.

Sandra Nistri

 

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